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In Francia esplode il caso Zidane, insorge anche Mbappé: è stato oltraggiato pubblicamente

Le durissime dichiarazioni di Le Graet, presidente della federcalcio francese, nei confronti di Zidane stanno facendo molto discutere e insorge anche Mbappé. La ministra dello sport chiede le scuse pubbliche.
A cura di Vito Lamorte
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La nazionale francese è al centro di una discussione durissima nelle ore successive al rinnovo di Didier Deschamps fino al 2026. Il prolungamento del CT attuale ha allontanato l'approdo sulla panchina dei Bleus di Zinedine Zidane, da tutti indicato come selezionatore dopo i Mondiali in Qatar.

Su questo argomento si è soffermato anche Noël Le Graet, presidente della Federcalcio francese, che in un'intervista a RMC Sport ha usato espressioni piuttosto forti nei confronti di Zizou aprendo un vero e proprio caso in Francia.

"Zidane in Brasile? Non mi interessa, può andare dove vuole! Può andare dove vuole, in un club, in una Nazionale, non seguo quanto lo riguarda. Se ha cercato di contattarmi? Certamente no, non gli avrei nemmeno risposto al telefono. Non abbiamo mai pensato di separarci da Deschamps": queste le parole del numero uno della Federcalcio transalpina che nelle scorse ore hanno fatto alzare un polverone che ha destato scalpore in ambienti sportivi e non.

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Nel 2020 Le Graet aveva ammesso in un'intervista che se Deschamps avesse lasciato la Francia, la prima persona che avrebbe chiamato sarebbe stato Zidane. Tre anni dopo, con l'allenatore da poco rinnovato, il veterano presidente della Federazione ha confermato di non aver incontrato l'ex Real Madrid per quest'incarico e ha usato parole che sono state criticate in tutto il paese e hanno avuto una cassa di risonanza anche fuori.

Queste controverse dichiarazioni hanno già suscitato scalpore sui social e hanno persino provocato una reazione da parte di calciatori, ex compagni di Zizou e di alcuni rappresentanti politici.

Uno dei primi è stato Kylian Mbappé. L'attaccante del PSG su Twitter ha scritto "Zidane è la Francia, non si può mancare di rispetto a una leggenda così", piantando una bandiera importante contro il numero uno federale dopo lo scarso supporto ricevuto per gli insulti razzisti ricevuti dopo il rigore sbagliato contro la Svizzera agli ottavi di EURO 2020.

Anche la ministra dello sport francese, Amélie Oudéa-Castéra, ha pubblicato un tweet a sostegno di Zidane e ha chiesto a Le Graet di scusarsi pubblicamente per le sue critiche ad uno dei simboli del calcio transalpino perché "un presidente della prima federazione sportiva di Francia non dovrebbe dire certe cose". I rapporti tra i due sono tesi da diversi mesi e secondo alcuni la ministra non aspetta altro che passi falsi da parte del presidente federale per poterlo mettere in discussione.

Non sono state le uniche personalità che hanno mostrato il loro sostegno a Zinedine Zidane e hanno mostrato la loro contrarietà alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della FFF. Franck Ribéry su Twitter ha chiesto rispetto per Zizou e lo stesso ha fatto anche l'ex compagno Youri Djorkaeff.

Noël Le Graët sarà ascoltato martedì dagli ispettori incaricati sulla situazione della sua federazione e una coincidenza del calendario ha voluto che tutto ciò avvenisse due giorni dopo le polemiche su Zidane. Il presidente federale è già stato ascoltato una volta dopo numerose testimonianze di dipendenti o ex dipendenti che denunciavano il clima deleterio all'interno del corpo, alcuni accusando anche Le Graët di molestie sessuali.

Il  presidente della FFF si è sempre difeso e non ci sono state conseguenze in merito alle altre ispezioni, almeno fino a questo momento, ma quella di martedì prossimo si prevede particolarmente complicata.

Intanto, sono arrivate le scuse ufficiali a Zidane: "Vorrei scusarmi per queste affermazioni che non rispecchiano assolutamente il mio pensiero, né la mia considerazione per il giocatore che era e l'allenatore che è diventato. Sono state osservazioni goffe che hanno creato un malinteso".

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