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La favola di Totò Schillaci, eroe delle Notti Magiche di Italia 90: un anno prima giocava in Serie B

Il 9 giugno del 1990 iniziarono le ‘Notti Magiche’ dell’Italia e prese il via il grandissimo Mondiale di Totò Schillaci, che entrò in campo al posto di Carnevale al 75′ di Italia-Austria e che fece gol dopo aver toccato il primo pallone. Schillaci divenne l’eroe di quel Mondiale, ne fu il capocannoniere, eppure solo un anno prima giocava (e segnava) ancora in Serie B con il Messina.
A cura di Alessio Morra
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Il 9 giugno del 1990 iniziarono le ‘Notti Magiche’ dell’Italia e di Totò Schillaci, uomo simbolo di quel Mondiale. La sua stagione fu memorabile. Era un carneade, fu l’ultimo a essere convocato tra gli attaccanti, il posto se lo guadagnò a suon di gol con la Juventus. Vicini lo vide in grande condizione e quando la partita d’esordio con l’Austria si complicò lo mandò in campo e al primo tocco fece gol. Iniziò un mese memorabile, Schillaci divenne l’eroe di tutta Italia, segnò sei gol e conquistò anche il titolo di capocannoniere. Un anno prima nemmeno lui, probabilmente, avrebbe potuto immaginare e sognare tutto questo, quando era un calciatore del Messina e giocava in Serie B.

Giugno 1989: Schillaci è capocannoniere in Serie B

Totò Schillaci l’11 giugno del 1989 scende in campo in una partita della 37esima giornata tra Messina e Catanzaro, un incontro che non fa la storia del calcio ma che sicuramente il bomber siciliano ricorda ancora. Segnò due gol gli ultimi con la maglia giallorossa, salì a quota 23 reti e fu così capocannoniere della Serie B. Poi, firmò per la Juventus, che puntò su di lui e su Casiraghi, che arrivava dal Monza (squadra di B). Era una Juve forte, ma non all’altezza di Napoli e Milan ma con Zoff riuscì a vincere due trofei grazie, pure, ai gol di Schillaci, ne realizzò 21 (coppe incluse). A suon di gol il suo nome divenne caldo per la Nazionale e in una delle ultime amichevoli pre Mondiali il c.t. Vicini lo mandò in campo, una partita senza squilli, l’Italia comunque vinse 1-0 in Svizzera, poi la convocazione, Totò entrò tra i magici 22. E non era facile. Perché tra gli attaccanti c’erano già Baggio, Vialli, Mancini, Carnevale e Aldo Serena.

9 giugno 1990 Totò Schillaci segna con l’Austria e diventa l’eroe della Notti Magiche

Le gerarchie sembravano ben definite con Totò bomber di scorta, e invece non fu così. Il 9 giugno del 1990 all’Olimpico l’Italia non riusciva a sbloccare la partita con l’Austria, un avversario tutto sommato comodo. Al 75’ esce Andrea Carnevale, fresco vincitore dello scudetto con il Napoli, che non la prende bene, entra Totò Schillaci, che quando tocca il pallone per la prima volta fa gol, il colpo di testa è vincente. Il portiere Lindenberger vede il pallone insaccarsi. La partita finisce 1-0. La copertina se la prende lui, Totò, che con quegli occhi spirati e a suon di gol (segnò a tutte le avversarie dell’Italia eccetto gli Stati Uniti), divenne il simbolo non solo di quella Nazionale, ma di tutta l’Italia che, anche senza successo finale, si godette delle Notti Magiche. E Schillaci era davvero l’eroe di tutti. In un anno passò dall’essere il bomber del Messina, che a giugno del 1989 segnava ancora in Serie B, e a essere il calciatore più idolatrato dai tifosi e che si poté fregiare del titolo di capocannoniere dei Mondiali, e che qualche mese dopo si piazzò al secondo posto nella classifica finale del Pallone d’Oro.

Il colpo di testa vincente di Schillaci in Italia-Austria.
Il colpo di testa vincente di Schillaci in Italia-Austria.
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