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La battaglia legale tra il Napoli e Arkadiusz Milik cambia anche il mercato

A poche ore dall’inizio del mercato invernale, tiene banco in casa Napoli la guerra di nervi tra il presidente Aurelio de Laurentiis e il centravanti polacco. Una diatriba che rende il trasferimento del giocatore molto difficile e che rischia di trasferirsi dagli uffici del club partenopeo ad un’aula di tribunale.
A cura di Alberto Pucci
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Arkadiusz Milik non vede l'ora di mettersi alle spalle il 2020. L'attaccante polacco è infatti ai margini del progetto del Napoli da diverso tempo e attende novità importanti dal prossimo mercato di gennaio, dal quale potrebbe spuntare una nuova opportunità per tornare a calcare il terreno di gioco. Trovare un'altra sistemazione già nelle prossime settimane sarà però difficile per Milik, poiché Aurelio De Laurentiis continua a chiedere almeno 18 milioni di euro: troppi per un giocatore in scadenza a giugno 2021 e dunque libero di firmare un pre contratto a zero nelle prossime settimane.

Il danno d'immagine chiesto da De Laurentiis

Ma la guerra di nervi tra il patron e l'attaccante, iniziata dopo il fallimento delle due trattative di mercato con Juventus e Roma della scorsa estate, potrebbe essere solo agli inizi. Secondo il ‘Corriere dello Sport', la diatriba potrebbe infatti trasferirsi dagli uffici del club partenopeo ad un'aula di tribunale. Il primo passo lo ha fatto De Laurentiis, citando in giudizio Milik e chiedendo un milione di euro per il presunto danno d'immagine del 5 novembre 2019, quando Milik partecipò con tutta la squadra al famoso ammutinamento al termine di Napoli-Salisburgo di Champions League.

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Milik pronto a rispondere con la messa in mora del club

Un risarcimento che il patron avrebbe chiesto anche per uno spot televisivo girato dal polacco in patria: una ‘comparsata' non autorizzata dal club, che Milik avrebbe accettato di fare per promuovere un ristorante di sua proprietà. Di fronte all'azione legale del presidente, l'ex centravanti dell'Ajax è però intenzionato a rispondere duramente. Milik avrebbe infatti minacciato anche lui un'azione legale nei confronti del club: la messa in mora per il mancato pagamento dello stipendio di ottobre, mensilità che sarebbe invece stata regolarmente versata al resto della squadra.

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