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Il ruolo di Tommaso Inzaghi nei giorni caldi della trattativa che ha portato papà Simone all’Al Hilal

Il figlio del tecnico, 24 anni, ha intrapreso la carriera di agente sotto l’egida di Federico Pastorello. Dietro l’addio all’Inter e il sì al club saudita c’è anche la sua mediazione.
A cura di Maurizio De Santis
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In aeroporto c'era anche Tommaso Inzaghi accanto a papà Simone, diretto a Parigi per formalizzare il suo sì all'Al-Hilal. Ventiquattro anni, nato dalla precedente relazione dell'ex tecnico con Alessia Marcuzzi, il "ragazzo" ha avuto un ruolo importante (assieme all'agente, Federico Pastorello) nella trattativa culminata nel momento in cui l'Inter stava per giocarsi la partita più importante della stagione, in finale di Champions col Paris Saint-Germain. Tullio Tinti è la persona di fiducia che gestisce l'allenatore ma le vie del mercato sono infinite e la trama dei contatti che s'intreccia coinvolge più figure quando in ballo ci sono cifre importanti. Tra queste c'è Tommaso, il figlio che a un certo punto s'è seduto al tavolo col genitore, lo ha guardato dritto negli occhi e gli ha illustrato (con la testa del manager, mettendo da parte il legame d'affetto) cosa avevano in mente gli arabi e quanti soldi c'erano sul piatto, sia per il suo ingaggio milionario (Inzaghi sarà il tecnico più pagato al mondo) sia per accontentare eventuali richieste per la composizione della rosa.

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Chi è Tommaso Inzaghi, il figlio che ha intrapreso la carriera di agente

Il suo "figliolo" è cresciuto. Oggi Tommasi Inzaghi è un giovane agente che sta imparando a nuotare in un mare di squali, consapevole che il denaro non dorme mai. E lui nemmeno. Il calcio giocato, eccezion fatta per il padre prima calciatore poi allenatore, è solo un'appendice della sua vita di atleta. Adesso è fonte di carriera e di affari. Tre anni fa si è laureato a Londra in Business dei media all'Università di Westminster, poi s'è messo tra le fila di Federico Pastorello, la P&P Sport Management, per imparare il mestiere. In futuro, chissà… intanto è stato anche tra i promotori di Gipsy Tales, agenzia di eventi e di intrattenimento. Della sua vita privata (fidanzata, flirt etc etc) si conosce poco, quasi nulla. Il suo profilo Instagram è scarno, ci sono pochissime immagini. Meglio non dare nell'occhio e lavorare sotto traccia perché è dietro le quinte che si può tessere la tela e fare le cose perbene.

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La mediazione dietro le quinte e gli spifferi di spogliatoio

E benissimo è andata l'operazione che sta per portare suo padre, Simone, in una nuova dimensione del calcio. Il futuro è oggi. Com'è andata a finire, è dolore e smacco che resta nella storia. C'è perfino chi ipotizza che dietro quel risultato umiliante (5-0) ci siano anche gli spifferi di spogliatoio sul futuro già scritto dell'allenatore e, perfino, di qualche sondaggio che lui stesso avrebbe condotto con alcun calciatori per capire se c'era o meno l'intenzione di seguirlo in un nuova avventura, in un contesto sportivo e socio-culturale completamente diverso dall'Europa. In buona sostanza, questo chiacchiericcio di fondo avrebbe distratto il gruppo. Un ragionamento e una giustificazione che appaiono inverosimili, considerato che – per bocca degli stessi giocatori – se i francesi hanno vinto è stata per loro manifesta superiorità, fisica e tattica.

Tutto il resto fa parte del corredo accessorio di un addio nel quale, inevitabilmente, finisce di tutto nel bene e nel male. Tanto vale voltare pagina e andare avanti, senza girarsi. L'Inter è un pezzo di cuore ma – per dirla con le parole usate dalla moglie dell'ex tecnico, Gaia Lucariello"la vita va distinta dal lavoro". Concetto che anche Tommaso Inzaghi ha ben chiaro e lo ha ribadito al genitore.

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