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Il rapporto degli ispettori Uefa sul caso Negreira è una sentenza: Barça escluso dalla Champions

La relazione degli emissari è completa, le deduzioni sono devastanti per i blaugrana e fanno riferimento a “segni di attività tale per organizzare o influenzare l’esito delle partite”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, si difende dalle eccezioni sollevate dagli ispettori della Uefa.
Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, si difende dalle eccezioni sollevate dagli ispettori della Uefa.

Il Barcellona va escluso dalla Champions. Le deduzioni degli ispettori Uefa chiamati a indagare sul caso Negreira (l'ex vicepresidente degli arbitri che, tra il 2001 e il 2018, avrebbe ricevuto 7 milioni di euro in consulenze dai catalani) non sembrano lasciare margini di trattativa. La strada appare tracciata: se da Nyon decideranno di affondare il colpo alla luce delle irregolarità riscontrare allora per i blaugrana non ci sarà sconto alcuno e resteranno fuori dalla prossima edizione della Champions. Escluso nonostante la vittoria in campionato e il diritto acquisito coi risultati di prendere parte alla prossima competizione.

Jean Samuel Leuba e Mirjam Koller Trunz sono le persone che hanno redatto il verbale da mettere sul tavolo del Comitato Etico e Disciplinare della Uefa: in calce al dossier c'è una richiesta chiara nella sua gravità (ne parla il giornale spagnolo ABC), ovvero condannare il Barcellona a un anno di assenza forzata dalle competizioni continentali per club per aver "violato il quadro giuridico dell'organismo europeo". Uno dei rilievi più severi e preoccupanti mette in risalto un aspetto inquietante dell'intera vicenda e di tutto quel che ne ruotava intorno: secondo la relazione sarebbero evidenti quelli che definisce "segni di attività tale per organizzare o influenzare l'esito delle partite".

La sanzione nei confronti dei catalani rischia di essere severa.
La sanzione nei confronti dei catalani rischia di essere severa.

Cosa succederà adesso? L'ultima parola sul futuro del Barcellona spetta alla Uefa: può attendere le conclusioni degli ispettori e poi emettere la sanzione che molti temono soprattutto per la ricaduta economica che comporterebbe: non giocare in Europa nella prossima edizione delle Coppa sarebbe una sciagura per una società che sta provando lentamente a trarsi d'impaccio da una situazione debitoria difficile. In Catalogna sono pronti a dare battaglia legale, intentando causa alla Uefa a tutela degli investimenti e dei risultati del campo.

Quando arriverà il verdetto della Federazione? Ha tempo fino al 12 giugno prossimo per comunicare la griglia ufficiale delle squadre qualificate che si sfideranno nella prossima edizione della Champions League. Sono due in particolare gli articoli del regolamento Uefa sulle proprie competizioni che fanno riferimento alla situazione del Barcellona: si tratta del 4.02 e 4.03 che comportano il ​​divieto di partecipare a tornei per quelle società che, previo indagine, sono state tenute responsabili del "tentativo di influenzare il risultato di una partito sia esso nazionale o internazionale".

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