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Il “pazzo” Tottenham è una sfida quasi impossibile per Conte: “Mi tocca ricominciare dall’ABC”

Esordio con vittoria per Antonio Conte alla guida del Tottenham nel match di Conference League contro il Vitesse. Il tecnico salentino nel post-partita si è lamentato del poco tempo che avrà a disposizione per rivoluzionare il gioco degli Spurs. Una sfida intrigante per il salentino molto colpito dagli investimenti del club.
A cura di Marco Beltrami
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Antonio Conte si è presentato ai suoi nuovi tifosi del Tottenham con una vittoria per 3-2 contro il Vitesse in Europa League. Un match a tratti folle e imprevedibile per il mister salentino che ha avuto poco tempo per lavorare con la sua nuova squadra, dopo l'ufficializzazione di martedì. E a proposito di tempo, l'unica preoccupazione del tecnico è proprio l'impossibilità di poter lavorare con calma, visti i tanti impegni ravvicinati.

Quella tra il Tottenham e il Vitesse è stata una partita a dir poco divertente soprattutto però per i tifosi, considerando i tanti errori da una parte e dall’altra. La squadra di casa sembrava già in totale possesso della situazione dopo 28’ grazie ai 3 gol segnati da Son, Lucas e all’autore di Rasmussen. Tifosi impazziti di gioia per il nuovo mister, a sottolineare soprattutto la rete del brasiliano arrivata dopo una splendida azione collettiva, con quello che è stato già ribattezzato come Conte-ball. L’entusiasmo però è durato poco visto che in 7’ dal 32’ al 39’, gli olandesi si sono rifatti sotto per un 3-2 che ha riaperto tutto.

Come se non bastasse poi nella ripresa gli Spurs sono rimasti in 10 per il doppio giallo a Romero, con il Vitesse che ha prodotto un vero e proprio assalto. A complicare i piani degli ospiti però sono arrivati due rossi, il primo per Doekhi e poi per il portiere Schubert autore di un’uscita sciagurata. Alla fine dunque Conte è riuscito a portare a casa i 3 punti, ma con grande fatica. Certo a lui in quasi 24 ore non si chiedevano miracoli, e la sensazione è che per il mister ex Juventus e Inter c'è tanto da lavorare. Quello che contava almeno per ora era il risultato, per il gioco e l'equilibrio bisognerà attendere.

E i tifosi? L'accoglienza per Antonio Conte è stata eccezionale e anche nel post-partita cori e applausi per lui, con diversi sostenitori che lo hanno aspettato nel tunnel per salutarlo scambiandosi il cinque. E nel post-partita il manager salentino, successore di Espirito Santo ha già messo le cose in chiaro: "È stato un match pazzesco, di solito non mi piace questo tipo di gioco. Con un gioco pazzo significa che tutto può succedere. Ma allo stesso tempo, dovevamo vincere e abbiamo vinto". Conte si è poi lamentato anche delle tante partite ravvicinate: "Vincere soffrendo è una cosa buona per questi ragazzi per aumentare il feeling. Penso che hanno bisogno di lavorare tanto, e il problema sarà trovare il tempo di lavorare perché si gioca ogni due giorni e poi arriva la sosta. Ci sono margini per crescere sia come squadra che individualmente. I giocatori comunque hanno capito quello che voglio e c’è da lavorare tecnicamente, fisicamente e tatticamente. Non sono preoccupato del lavoro perché anche in passato ho dimostrato che con il lavoro si può andare lontano".

Una nuova sfida per Antonio Conte che ai microfoni poi di Sky, ha parlato del passaggio dall'Inter al Tottenham. Un passo indietro dal punto di vista "calcistico" un passo avanti invece per quanto concerne le infrastrutture: "Club infrastrutture incredibili, lo stadio è di proprietà, il centro d'allenamento è top. A livello calcistico dobbiamo avvicinarci a quanto fatto dal club. Sono qui perché so che posso lavorare e sono contento. Ci vorrà tempo e pazienza, soprattutto io. Ho lasciato una squadra finita (nel senso di completa e vincente, ndr)  e ora mi tocca ricominciare dall'ABC. Stupito dall'insistenza del presidente, che è un visionario e ha fatto qualcosa di incredibile".

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