1.991 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il mondo si è accorto del Napoli: “Può vincere la Champions, è tempo di parlarne”

Primo in Serie A e nel Gruppo A di Champions. Tre vittorie nette e ricche di gol contro Liverpool, Rangers e Ajax. Dove può arrivare il Napoli di Luciano Spalletti? I media internazionali elogiano il gioco e citano i numeri della squadra spiegando perché è forte davvero.
A cura di Maurizio De Santis
1.991 CONDIVISIONI
Raspadori esulta. L'attaccante del Napoli ha realizzato una doppietta nella partita di Champions vinta contro l'Ajax per 6-1.
Raspadori esulta. L'attaccante del Napoli ha realizzato una doppietta nella partita di Champions vinta contro l'Ajax per 6-1.

Contenders, contendenti. È così che il network internazionale ESPN definisce la squadra di Luciano Spalletti. È ora di iniziare a considerarli concorrenti che possono competere per la vittoria della Champions League e spiega perché. La valanga azzurra ha travolto l'Ajax, l'ha preso a sberle e umiliato nel suo tempio, gli ha inflitto una sconfitta (1-6) di quelle che restano per sempre come una macchia sulla coscienza, ha conquistato la copertina dei media internazionali e il favore degli osservatori.

Il Napoli che prende gol dopo pochi minuti all'Amsterdam Arena, tiene i nervi saldi e il cuore freddo, rimonta e poi spazza via gli avversari, sfiorando perfino l'1-7 (negato a Ndombele dalla traversa) ha l'effetto del fulmine che squarcia il cielo e della detonazione del tuono.

È la conferma – in attesa che le prossime gare ribadiscano le qualità del gruppo – che il successo rotondo sul Liverpool vice campione d'Europa (4-1) e la personalità di sbaragliare i Rangers nella fossa dei leoni di Ibrox non sono risultati occasionali ma frutto di un percorso. Un lavoro che, almeno per ora (e il tecnico lo ha sottolineato in conferenza stampa evitando di gonfiare troppo il petto), ha dato frutti dolcissimi tanto in campionato quanto in Coppa.

I numeri. È da qui che parte la fredda logica dei dati, che dicono molto del passo e del rendimento dei partenopei in questa finestra di stagione. "Il Napoli ha il maggior numero di punti, gol e tiri sia in Serie A che in Champions League", si legge nel tweet che mette a confronto le statistiche tra campionato e Coppa. Primato in Italia (condiviso con l'Atalanta) e nel Gruppo A, qualificazione agli ottavi a un passo, zero sconfitte, differenza reti simile (+12 in campionato, +11 in Europa), capacità di rendersi pericolosa e arrivare al tiro con gioco e costanza come pochissime formazioni nel ‘vecchio continente'.

Di Lorenzo sotto il settore di stadio occupato dai tifosi del Napoli: il capitano in gol nella serata da leggenda all'Amsterdam Arena.
Di Lorenzo sotto il settore di stadio occupato dai tifosi del Napoli: il capitano in gol nella serata da leggenda all'Amsterdam Arena.

Dove può arrivare il Napoli? Se lo chiedono in molti, memori delle difficoltà incontrate nella seconda parte dello scorso torneo quando in due, tre match cruciali gettò alle ortiche la possibilità di competere col Milan per lo scudetto. Intanto, è singolare notare come prodezze e organizzazione tattica siano oggetto di studio e di elogio più all'estero che in patria.

C'è anche il quotidiano spagnolo El Pais ad accendere i riflettori sulla squadra di Spalletti indicata come "geniale con la palla e asfissiante", sofisticata per come esercita pressione sugli avversari. Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Raspadori e Kvara sono gli assi che Spalletti ha in mano e qualcun altro nella manica. Ne parla come "rivelazione" di questa Champions. Attribuisce al tecnico, 63enne, il merito di aggiornarsi ed evolversi al punto da "seppellire definitivamente l'abecedario tattico degli Anni Novanta".

Ad Amsterdam credono di vivere ancora un incubo a occhi aperti. Bastava guardare le facce dei tifosi, che assistevano a quel ‘massacro' sportivo e restavano increduli, allibiti, distrutti dentro. Un trauma fortissimo al punto che dallo spogliatoio olandese nemmeno pensano di scambiare le maglie con gli avversari. Nel prepartita s'erano detti pronti a fare un sol boccone degli azzurri ma ci hanno sbattuto il muso ed è finita malissimo. L'umiliazione è troppo forte.

Il Napoli ha fatto la storia: all'estero ne ricamano il racconto, in Italia imperversa la diffidenza all'insegna del "sì ma tanto scoppiano prima o poi" e di una strana sordina mediatica.

1.991 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views