Il Liverpool si fa in due: big al Mondiale per Club, ragazzi delle giovanili in Carabao Cup
Jürgen Klopp c'è ma non si vede come il suo Liverpool. Più che un tecnico e una squadra di calcio servirebbe Mandrake, il mago illusionista avvolto nel mantello e nel mistero, capace di scomparire e materializzarsi altrove, per rispondere "presente" alla chiamata della Carabao Cup (la Coppa di Lega inglese) e al Mondiale per Club che entra nella fase più calda e vede i reds candidati alla vittoria finale. Come faranno il tecnico tedesco e i calciatori a essere presenti in due partite in poche ore? Non lo saranno, costretti a inventare un escamotage: per la sfida dei quarti di finale in patria contro l'Aston Villa andrà in campo una formazione composta dai ragazzi del settore giovanile. A dirigerla dalla panchina sarà Neil Critchley mentre l'allenatore tedesco, il suo staff e i calciatori seguiranno il match dalla tv dopo aver assistito allo stadio alla prima semifinale tra Flamengo e Al-Hilal.
Ce ne andremo un po’ prima dallo stadio – ha ammesso Klopp nell'intervista al sito ufficiale del Liverpool – e ci sederemo davanti alla televisione per guardare la partita in tv. Sarà assolutamente emozionante. Sono davvero felice per i ragazzi. Abbiamo portato via due giocatori a causa della nostra situazione, avevamo bisogno di avere almeno 16 calciatori. Neco e Curtis, due giocatori importanti per quella squadra, sono ora qui con noi.
La scelta del Liverpool non è una novità. Fu lo stesso club a comunicarla il 5 novembre scorso con una nota ufficiale nella quale spiegava cosa sarebbe successo e perché ad andare in campo sarebbe stata la formazione giovanile. Impossibile riuscire a incastrare tutte le date e a trovare un accordo sul calendario degli eventi da far collimare con gli impegni del Liverpool "senza compromettere la programmazione della competizione stessa o mettere a dura prova la nostra squadra". Anche questo fa parte del calcio business.