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Il governo convoca i vertici di DAZN per fare chiarezza sullo stop alla doppia utenza

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato al Mise i vertici di DAZN per fare luce sulla decisione dell’OTT di limitare l’utilizzo della doppia utenza solo a dispositivi che si appoggiano allo stesso indirizzo IP. Una variazione contrattuale a stagione in corso che ha sollevato le proteste degli abbonati e messo sul piede di guerra le associazioni dei consumatori.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo stop alla doppia utenza sui singoli abbonamenti annunciato da DAZN ha fatto molto rumore. La variazione delle condizioni contrattuali a stagione in corso ha scatenato le proteste degli abbonati che, già provati dai malfunzionamenti della piattaforma nella trasmissione del segnale e dalla qualità del prodotto, adesso si scontrano con la stretta imposta dall'OTT sul servizio. Il beneficio del doppio dispositivo da utilizzare per vedere le partite del campionato di Serie A e altri eventi sportivi resta valido ma solo in un caso: se limitato allo stesso indirizzo IP.

Cosa vuol dire e cosa cambia? In buona sostanza, due persone all'interno di una stessa abitazione potranno assistere agli incontri da due stanze differenti perché collegati alla stesse rete domestica. Non sarà più possibile, invece, collegarsi attraverso device esterni a quel circuito. Esempio: se abitate in un appartamento diverso e avete acquistato l'abbonamento in coppia con un amico di qui a breve non riuscirete più ad accedere allo streaming. Stessa cosa accade se, pur essendo voi stessi – titolari dell'abbonamento – utilizzatori finali dell'utenza, vi trovate in un altro luogo che, rispetto alla vostra residenza abituale, si appoggia a un altro indirizzo IP.

Perché DAZN ha fatto questa scelta? L'azienda, che nel passato recente s'è trovata costretta a porgere scuse e promettere rimborsi proprio per la frequenza dei disservizi, ha fatto intendere (perché non c'è stata ancora alcuna comunicazione ufficiale al riguardo) che dietro questa decisione c'è una motivazione molto forte: stoppare gli accessi illegali e la proliferazione degli streaming abusivi, dei "pezzotti" effettuati sfruttando proprio il requisito della doppia utenza per mandare in onda le partite aggirando la barriera dell'abbonamento.

Una posizione che non convince. Ha già messo sul piede di guerra le associazioni dei consumatori, provocato reazioni anche molto severe da parte di personaggi pubblici (è il caso del tweet di Lapo Elkann che parla addirittura di "gioco delle tre carte sulla pelle degli utenti") e spinto il Governo italiano a chiedere chiarimenti. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato al Mise i vertici di DAZN per fare luce sulla vicenda: martedì prossimo, 16 novembre, avrà accanto a sé la sottosegretaria Anna Ascani per affrontare a tutela dei consumatori la discussione con l'OTT che detiene i diritti tv del calcio di serie A.

Come di consueto – si legge nella nota di DAZN siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorità e le istituzioni. A questo riguardo, abbiamo prontamente accolto l’invito da parte del Ministro dello Sviluppo Economico e dell’On. Anna Ascani, ad un confronto da svolgersi all’inizio della prossima settimana.

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