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Il Barcellona caccia Dembélé, pugno durissimo: “Deve andarsene immediatamente”

Volano stracci tra il Barcellona e Ousmane Dembélé: l’attaccante francese, pagato dai bluagrana oltre 100 milioni quando fu preso dal Borussia Dortmund, è stato messo alla porta con effetto immediato.
A cura di Paolo Fiorenza
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A poche ore di distanza dall'ultimatum dato da Xavi in conferenza stampa a Ousmane Dembélé – "o rinnova o bisogna prendere una decisione" – il Barcellona la decisione l'ha presa ed è pure rumorosa. Il tempo degli appuntamenti inevasi e delle chiacchiere inutili del procuratore è finito, la pazienza pure. Il 24enne attaccante francese – che era stato pagato ben 105 milioni più bonus nel 2017, quando arrivò dal Borussia Dortmund – è stato escluso dall'elenco dei convocati per il match di Copa del Rey che stasera vedrà i blaugrana andare in trasferta al San Mamés per affrontare l'Athletic Bilbao. Trascinarsi un giocatore a scadenza fino a giugno non è dunque un'opzione contemplata: o dentro o fuori. E in assenza di qualsivoglia mossa dell'entourage del giocatore, il Barça ha cliccato su fuori.

Dopo le parole già molto chiare sul tema pronunciate da Xavi ieri, ci pensa ora il direttore sportivo del club catalano, Mateu Alemany, a spiegare bene la situazione riguardante Dembélé: "Con Ousmane e i suoi agenti abbiamo iniziato le conversazioni intorno al mese di luglio. In tutto questo tempo, 6 mesi, quasi 7 mesi, abbiamo dialogato, abbiamo parlato, il Barça ha fatto diverse offerte, ha cercato di trovare un modo per far continuare il giocatore con noi e quelle offerte sono state sistematicamente rifiutate dai suoi agenti. Oggi, 20 gennaio, undici giorni prima della chiusura dell'ultima finestra di mercato, è evidente che ci sembra ovvio che il giocatore non voglia continuare al Barcellona e non sia impegnato nel progetto futuro del Barça".

Da qui la conclusione drastica e non più procrastinabile annunciata dal dirigente blaugrana: "In questo scenario è stato comunicato a lui e ai suoi agenti che deve andarsene subito, perché vogliamo giocatori coinvolti e speriamo che il trasferimento avvenga entro il 31 gennaio. La conseguenza sportiva di tutto questo, valutata dallo staff tecnico e dal nostro allenatore, è che non vogliamo avere con noi giocatori che non vogliono essere al Barça, e quindi il fatto che non sia stato convocato non è altro che una conseguenza di tutto questo processo. Il club non è quello che deve decidere, l'ha deciso l'allenatore e ha il nostro appoggio. Ci sembra un atteggiamento assolutamente coerente".

A questo punto, in assenza di rinnovo e avendo escluso l'opzione di lasciarlo in tribuna fino a giugno, c'è dunque una sola strada percorribile: l'immediata partenza di Dembélé. Il Barcellona sta lavorando contro il tempo per arrivare ad un'uscita rapida del giocatore: ha undici giorni per trovare un club disposto a pagare per il suo trasferimento, sapendo bene che vista la situazione contrattuale del francese – ma soprattutto lo stipendio altissimo che ha ancora garantito per un semestre – le possibilità che qualcuno si faccia avanti adesso sono scarse.

Secondo quanto scrive il Mundo Deportivo, in caso non si non si trovasse nessun acquirente nell'attuale finestra di mercato, il Barcellona valuterebbe anche di dare al giocatore la lista gratuita, risolvendo il contratto. In ogni caso la storia tra Dembélé e il club blaugrana è finita, al termine di una prima parte di stagione dove il francese ha confermato ancora una volta la fragilità fisica che ne ha condizionato l'intera carriera: per lui soltanto 11 presenze stagionali, con una sola rete segnata.

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