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Guardiola non guarda in faccia nessuno e punisce Foden e Grealish: “Chi sbaglia, non gioca”

Phil Foden e Jack Grealish hanno pagato a caro prezzo un comportamento non corretto dopo la vittoria sul Leeds. Guardiola ha deciso di punirli entrambi.
A cura di Marco Beltrami
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Tra i meriti del Pep Guardiola allenatore, c'è anche quello di valorizzare i calciatori e metterli nella condizione di rendere al meglio. Un percorso fatto anche di momenti di confronto duro, e in alcuni casi di provvedimenti esemplari senza guardare in faccia nessuno. Sotto la gestione del manager catalano del Manchester City, chi sbaglia paga, senza distinzioni e soprattutto favoritismi. Ne sanno qualcosa due pezzi da novanta come Phil Foden, vero e proprio pupillo di Pep, e Jack Grealish il colpo dell'ultimo mercato estivo.

Il Manchester City grazie ad una striscia di vittorie si è preso la vetta della Premier League, dimostrando ancora una volta tutto il suo eccezionale valore. Una settimana fa i Citizens hanno rifilato un pesante 7-0 al Leeds di Marcelo Bielsa, con protagonisti proprio Foden e Grealish che hanno aperto le marcature. I due calciatori dopo il trionfo, hanno deciso di concedersi un po' di relax insieme e per questo si sarebbero recati in un bar. Una situazione consentita, soprattutto dopo che il 21enne e il 26enne avevano dato tutto in campo, con una prestazione da applausi. Quello che invece non è stato gradito né dal club né dal manager è quanto accaduto dopo.

Guardiola catechizza Grealish
Guardiola catechizza Grealish

Secondo quanto trapelato, Grealish e Foden si sarebbero presentati all'indomani agli allenamenti in una condizione non ottimale, figlia della serata precedente. Guardiola assente dalla seduta di recupero, in quanto recatosi a Barcellona per la conferenza stampa di ritiro di Sergio Aguero ovviamente non ha gradito e ha deciso di prendere provvedimenti. Infatti sia Foden che Grealish sono stati esclusi dal match successivo in casa del Newcastle, vinto dal City con un perentorio 4-0. Solo panchina per entrambi i nazionali inglesi, che hanno avuto dunque modo di imparare la lezione. Guardiola dal canto suo a BBC Radio 5 Live ha usato quanto accaduto con Foden e Grealish da monito per il resto della squadra: "Non era una rotazione. Ho scelto questa squadra perché meritava di giocare, questi ragazzi e non gli altri. A Natale presto molta attenzione al comportamento dentro e fuori dal campo. E quando fuori dal campo non è corretto, non giocano".

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