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Giroud contro Sanchez: perché il VAR non è intervenuto (e cosa c’entra la rabbia della Roma)

Il contatto Giroud-Sanchez a San Siro e Abraham-Vazquez all’Olimpico sono i due casi da moviola che hanno fatto molto discutere per il differente metro di giudizio e di intervento del Var rispetto alle direttive dei vertici arbitrali.
A cura di Maurizio De Santis
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Il contrasto a centrocampo tra Giroud e Sanchez: inizia così l'azione che porta al pareggio del Milan.
Il contrasto a centrocampo tra Giroud e Sanchez: inizia così l'azione che porta al pareggio del Milan.

Il contatto GiroudSanchezAbrahamVazquez. Sono i due casi da moviola che hanno caratterizzato il sabato degli anticipi di campionato giocati a San Siro e all'Olimpico. Simone Inzaghi dell'Inter non usa giri di parole per definire irregolare, viziata da un fallo evidente dell'attaccante francese, la rete del momentaneo pareggio del Milan proprio a opera di Giroud. A Roma c'è José Mourinho che schiuma rabbia per il gol (pesantissimo) annullato a Zaniolo contro il Genoa per un pestone di Abraham che l'arbitro – su segnalazione del Var – verifica e dopo la revisione alla on-field-review cancella il vantaggio giallorosso.

Perché in InterMilan il Var non è intervenuto mentre in RomaGenoa sì? I due episodi sono simili? La confusione è generata da un fattore, la differente interpretazione/applicazione delle direttive arrivate dai vertici arbitrali sull'utilizzo dello strumento tecnologico a prescindere dal regolamento: lasciare il massimo potere decisionale al direttore di gara e alla sua valutazione, salvaguardando la valutazione effettuata sul campo; limitare le correzioni solo a determinati casi previsti nel protocollo. In buona sostanza, la Video Assistant Referee è sicuramente uno strumento utile e importante ma non può (e non deve) prendere il sopravvento sul ruolo dell'arbitro, sul contesto di un match e su tutta una serie di fattori che non possono essere oggetto di semplice e rigida applicazione di un pacchetto di norme. Serve buon senso e sangue freddo.

Al "Meazza" la discrezionalità dell'arbitro Guida è stata dirimente, tant'è che il Var ha verificato solo un cosa: che la posizione di Giroud fosse corretta (non in fuorigioco) sul tiro sporco di Brahim Diaz. I giocatori dell'Inter hanno protestato perché ritenevano l'azione inficiata dal corpo a corpo tra l'ex Gunners e Sanchez ma il fischietto è stato irremovibile. Per lui non si è trattato di un fallo, con la stazza del francese che ha penalizzato il cileno.

Il fallo di Abraham che ha portato l'arbitro Abisso ad annullare il gol della Roma al Var
Il fallo di Abraham che ha portato l'arbitro Abisso ad annullare il gol della Roma al Var

All'Olimpico, invece, è accaduto qualcosa di diverso. Diversa è la natura del contatto, quello Abraham-Vazquez  non è assimilabile a Giroud-Sanchez per un motivo: nel primo caso – sia pure in maniera involontaria e sullo slancio del contrasto – l'attaccante della Roma rifila un calcione all'avversario (le immagini mostrano come gli calpesti il piede). Abisso non ritiene ci siano gli estremi per fischiare un fallo (o forse non ha visto proprio l'episodio in questione), lascia correre, la palla carambola verso Zaniolo che tira e segna. L'arbitro inizialmente convalida poi arriva la segnalazione dal Var che cambia tutto: Abisso va alla on-field-review e annulla la rete.

Il contatto su Vasquez c'è stato? Sì, ma la valutazione complessiva dell'episodio avrebbe meritato buon senso e sangue freddo. Davvero quel pestone è stato decisivo o ha creato svantaggio al Genoa? Le immagini non dicono questo. Ecco perché volendo adottare lo sesso metro di giudizio sul gol di Zaniolo, andrebbero cancellati buona parte dei gol fatti e anche assegnati più rigori.

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