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Giovanni Simeone, tatuaggi e sogni: “Ogni giorno lavoro per giocare la Champions”

Giovanni Simeone è uno dei giocatori più in forma del momento con i suoi 4 gol in 5 partite con il Cagliari in Serie A. Il centravanti ha un curioso tatuaggio sull’avambraccio sinistro dedicato alla Champions League. Uno dei suoi grandi sogni infatti è quello di calcare i campi del massimo torneo continentale.
A cura di Marco Beltrami
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Giovanni Simeone è uno dei grandi protagonisti di questo avvio di stagione in Serie A. 4 gol in 5 partite con il Cagliari per il centravanti classe 1995 che continua a crescere, migliorandosi d'annata in annata. Merito del suo spirito di sacrificio e di una maniacale attenzione ai dettagli. Il tutto con un sogno nel cassetto, quello di calcare i campi della Champions League. Proprio alla massima competizione continentale, il figlio dell'allenatore dell'Atletico Madrid Diego, ha dedicato un curioso tatuaggio che ha una storia molto particolare.

Giovanni Simeone sull'avambraccio sinistro si è fatto tatuare a 14 anni, il logo della Champions League. Secondo quanto riportato da La Nacion, tutto è nato dopo che il Cholito guardò la finale del massimo torneo europeo del 2019 quando il Barcellona sconfisse 2-0 il Manchester United e Samuel Eto'o baciò proprio un tatuaggio all'altezza dell'avambraccio. Ecco allora che Gio Simeone si è tatuato il pallone con le stelle della Champions nella stessa posizione.

Il motivo? Questa la sua spiegazione: "Ogni giorno lo vedo e mi ricorda la mia sfida interna: giocare la Champions League . Prima delle mie partite, lo guardo e mi dico: Devo iniziare a cercare di raggiungerlo già da oggi". Il papà Diego, ex di Inter e Lazio, non voleva che Giovanni si facesse un tatuaggio alla sua giovane età, ma in soccorso dell'attuale bomber del Cagliari arrivò mamma Carolina che con la sua complicità rese possibile il tutto nonostante la mancata approvazione del tecnico dell'Atletico Madrid.

52 gol in Italia con Genoa, Fiorentina, e Cagliari e una voglia di continuare a crescere per giocare in Champions. Il punto di forza del Cholito è quello di non mollare mai, sia in campo che in allenamento. Lavoro, perseveranza, passione e attenzione ai dettagli per un calciatore che è entrato meritatamente anche nel giro della Nazionale. Il tutto sempre con l'appoggio di papà Diego che nonostante il lavoro segue costantemente i figli Giovanni, Gianluca e Giuliano. Sempre a La Nacion, Simeone ha rivelato: "Ho sempre avuto bisogno della presenza di mio padre. Mi ha fatto maturare molto. Avevo 16 anni quando è andato in Europa:  Se fosse stato un astronauta, il mio vecchio avrebbe raggiunto la luna; se avesse scelto di fare l'architetto, avrebbe costruito l'edificio più alto del mondo. Mi dà enorme orgoglio che sia mio padre".

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