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Genoa disperato, implode sul baratro della Serie B: “Chi non lotta deve abbandonare la squadra”

Dopo il pareggio interno contro la Salernitana resta complicatissima la situazione di classifica del Genoa, penultimo con 15 punti e una sola vittoria in 25 giornate.
A cura di Paolo Fiorenza
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Genoa-Salernitana era l'appuntamento cerchiato in rosso sul calendario del Grifone per dare finalmente il via ad un nuovo campionato. Si è rivelato invece l'occasione per un nuovo passo falso, per certi versi ancor più deludente considerate le aspettative della vigilia. Il pareggio scaturito a Marassi lascia i rossoblu in una situazione di classifica drammatica sul piano sportivo: il Genoa è penultimo con 15 punti, a sei dal Cagliari quartultimo con il Venezia – prossimo avversario in campionato – che può ulteriormente alzare la quota salvezza nel recupero contro la Salernitana.

I numeri del Genoa sono impietosi, a tratti sconcertanti. A metà febbraio la squadra è ancora ferma ad una sola vittoria in campionato (a Cagliari, cinque mesi fa) e il pubblico di Marassi non ha ancora avuto modo di assistere ad un successo. A due terzi di stagione la sensazione è ancora di essere davanti ad un cantiere aperto (con 20 nuovi arrivi tra mercato estivo e invernale), con Blessin chiamato ad un'impresa che si fa più complicata partita dopo partita.

Alexander Blessin con Klos, nuovo direttore tecnico del Genoa
Alexander Blessin con Klos, nuovo direttore tecnico del Genoa

Il tecnico tedesco per certi versi è l'unico impulso positivo in questo momento. Nelle sue tre partite in panchina ha contribuito al 20% dei punti conquistati in tutto il campionato e sembra aver fatto presa sul gruppo, a giudicare dalle parole del capitano Stefano Sturaro a DAZN: "Il mister da quando è arrivato ci ha resuscitato. Avevamo perso sei mesi, da luglio qualcosa non è mai partito".

Sturaro non ci gira intorno. Sia nell'analisi della situazione che delle responsabilità è estremamente chiaro. E rivolge un messaggio a quei compagni di squadra evidentemente non sulla stessa lunghezza d'onda: "Abbiamo delle difficoltà, è fuori discussione, ma dobbiamo essere positivi finché si può. Chi non è disposto a lottare deve abbandonare la squadra, non c’è altra soluzione. Dobbiamo lottare ogni giorno facendo la guerra a tutti".

"Siamo arrabbiati – prosegue Sturaro –, oggi era troppo importante portare a casa i tre punti. Mancano ancora 13 partite e dovremo continuare a fare la guerra fino alla fine, provandoci fino all’ultimo. Con il nostro atteggiamento siamo riusciti a riportare i tifosi dalla nostra parte e insieme a loro lotteremo fino alla fine".

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