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Gareth Bale si è appena ritirato ma ha già una nuova proposta: “Abbiamo ancora bisogno di lui”

L’annuncio del ritiro a soli 33 anni ha scioccato il mondo del calcio, ma l’addio potrebbe trasformarsi in un semplice arrivederci. C’è infatti chi non si rassegna e ha già un nuovo progetto che coinvolgerebbe Gareth Bale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gareth Bale ha detto addio al calcio giocato. A soli 33 anni l'esterno di Cardiff ha gettato la spugna, logorato dai tanti infortuni ma anche estremamente soddisfatto di una carriera che è durata 17 anni, in cui ha imperversato sui campi di mezzo mondo, risultando tra i migliori di sempre nel suo ruolo. Un fulmine a ciel sereno, arrivato immediatamente alla conclusione della sua ultima ‘fatica', i Mondiali in Qatar. Ma c'è già chi non si rassegna all'idea di un calcio senza "Mister 100 milioni".

L'annuncio è arrivato senza alcun preavviso, ma dopo un profondo periodo di riflessione personale. Così Gareth Bale ha dato l'ultima stoccata al mondo del calcio, non più con una delle sue proverbiali galoppate sulla fascia ma con la decisione di fermarsi, non per riprendere fiato e ripartire, ma per sempre. Il tempo è arrivato, anche se solamente a 33 anni, ciò che doveva essere è stato: Bale ha vinto tuto ciò che c'era da vincere, 22 trofei complessivi, di cui 16 con la maglia del Real Madrid alla quale si è indissolubilmente legato, trasferendosi nel 2013 per la cifra record di 86 milioni di sterline, 100 milioni di euro, il primo ad entrare in una trattativa a tre cifre. Per poi togliersi anche l'ultimo ‘sfizio' professionale: giocare Oltreoceano e dimostrare di essere un vincente anche lì, con la maglia del Los Angeles FC, conquistando una Supporters' Shield e un campionato MLS.

Senza dimenticare cosa abbia rappresentato per il proprio Paese e per la propria Nazionale, il Galles, che ha trascinato all'avventura in Qatar, dopo una qualificazione lunghissima, procrastinata e messa in discussione dal conflitto. Ma che proprio lui, con una rete decisiva all'Ucraina ha ridato il torneo iridato ad una Nazione che lo attendeva da mezzo secolo. Per lui sono 111 le presenze e 41 i gol in totale con la maglia del Galles che ne fanno l'assoluto primatista. E proprio dal Galles potrebbe subito ripartire la sua avventura calcistica, la stessa che proprio Bale aveva sottinteso nel messaggio dell'annuncio del suo ritiro: "Vado avanti con trepidazione alla fase successiva della mia vita" aveva scritto. "Un momento di cambiamento e transizione, un’opportunità per una nuova avventura…".

È bastato questo semplice input per spingere così la Federcalcio gallese a non voler lasciare andare il suo giocatore più rappresentativo di sempre. Nel giro di poche ore dall'annuncio, l'allenatore del Galles, Robert Page, è sceso in campo in prima persona perché il nome di Gareth Bale risuonasse ancora forte, provandolo a coinvolgere in un nuovo progetto: restare al fianco della Nazionale gallese con un obiettivo ben preciso, aiutarla a raggiungere gli Europei 2024.

Page non ha perso tempo, con Bale ha già parlato dell'argomento: "Ho avuto una conversazione con lui e mi piacerebbe che fosse ancora coinvolto in qualche modo. Ora non sappiamo ancora quale possa essere il suo ruolo". L'importante è che Bale resti nel giro. Di certo si prenderà una pausa, doverosa e meritata, dedicata ai suoi affetti personali, metabolizzando la sua nuova ‘dimensione' ma senza permettere che possa trascorrere troppo tempo dall'addio al ritorno, che sarebbe più difficile: "Ora si prenderà un po' di tempo per la sua famiglia. È un grande adattamento per lui, ma avremo un'altra conversazione con lui tra qualche settimana e decideremo un piano per andare avanti perché ha ancora così tanto da offrire".

L'idea di Page e della Federcalcio gallese è ben precisa nelle intenzioni, sfruttando l'esperienza e il carisma di Bale al di là delle sue giocate in campo: "La sola sua presenza nello spogliatoio, sapere che è con la squadra in ritiro, è qualcosa che ci piacerebbe, tenendolo ancora coinvolto. Penso che anche lui sarebbe entusiasta, noi abbiamo ancora bisogno di lui". Una figura rappresentativa e simobilica che ha già un illustre precedente: Thierry Henry, che si è reinventato come vice allenatore del Belgio sotto Roberto Martinez: "Abbiamo visto Henry assumere quel ruolo" ha ricordato lo stesso Page. "Ex giocatori che si fanno avanti è sempre positivo. Che si tratti di un ruolo di allenatore, di ambasciatore o di far parte di un gruppo che possa prendere decisioni, è marginale. Sono sicuro che anche la Federcalcio gallese vorrebbe coinvolgere Gareth". Dando seguito a quella "nuova avventura" con cui il triste addio di Bale potrebbe trasformarsi in un piacevole arrivederci.

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