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Fa la mossa di Michael Jackson, l’avversario la prende malissimo: entrata brutale

In Brasile un giocatore ha effettuato il ‘dribbling Michael Jackson’: in campo si è scatenato il parapiglia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dov'è il confine tra ‘futbol bailado' e presa in giro degli avversari? Chi stabilisce cosa è davvero funzionale al gioco e cosa invece è un mero esercizio di stile che finisce per sbeffeggiare chi si ha di fronte? La questione è tornata d'attualità in Brasile, dove domenica scorsa si è giocata la partita tra Portuguesa Santista e Gremio Novorizontino, vinta per 4-2 dai padroni di casa, valevole per la prima giornata di Serie A2 del Campionato Paulista.

Il match nel finale ha vissuto momenti molto agitati a causa di una giocata messa in atto da un calciatore del Portuguesa Santista, quando ormai era il 50′ del secondo tempo e si trattava solo di far trascorrere il tempo col risultato a proprio favore. I giocatori locali hanno dunque provato a tenere il pallone nella metà campo del Gremio Novorizontino: la sfera è finita sui piedi di Erik, che ha pensato bene di esibirsi in quella che in Sudamerica si chiama ‘mossa Michael Jackson'. L'attaccante del Portuguesa Santista ha finto di toccare il pallone, tirando un calcio in aria mentre faceva una rapida rotazione su se stesso. Poi ha passato la sfera a un compagno vicino.

Erik non ha avuto neanche il tempo di liberarsi del pallone, che Barba, centrocampista del Novorizontino, lo ha colpito con un intervento davvero brutale, dettato chiaramente dalla convinzione di essere stato preso in giro. L'arbitro ha immediatamente fischiato il fallo, ma l'atmosfera si è ulteriormente riscaldata: oltre a Barba, altri due suoi compagni hanno accerchiato il giocatore di casa con fare minaccioso, per fargli capire che vincere la partita era sufficiente e non c'era bisogno di schernirli ulteriormente. A quel punto si è scatenato un parapiglia che quasi si è trasformato in rissa coinvolgendo tutti i giocatori in campo, con l'arbitro che saggiamente ha deciso di fischiare la fine del match appena dopo la battuta del calcio di punizione.

Il ‘dribbling Michael Jackson' prende il nome – come si può intuire – dall'imitazione di uno dei movimenti che il cantante faceva da ballerino provetto nel corso dei suoi concerti, ovvero una velocissima rotazione su se stesso. Quanto possa effettivamente servire su un campo di calcio è discutibile…

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