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Così Chiesa si è preso la Juventus: “Pirlo mi ha aiutato, da lui consigli ogni giorno”

Autore di una stagione straordinaria, Federico Chiesa è stato il migliore anche nel recupero con il Napoli. “Essere alla Juventus mi ha permesso di allenarmi con Cristiano Ronaldo e altri campioni e acquisire la mentalità vincente. Ho imparato molto da Pirlo. Ha la pazienza di insegnarmi, ogni giorno, mi ha dato fiducia”
A cura di Alessio Pediglieri
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Si potrebbe iniziare parafrasando l'ex tecnico della Roma, Rudi Garcia quando disse che il suo progetto in Capitale fosse di "riportare la Chiesa al centro del villaggio". Bene, una frase che calza a pennello oggi alla Juventus e a Federico Chiesa, nuovo gioiello del mondo juventino, strappato alla Fiorentina in una trattativa intrisa di polemiche tra le tifoserie e che rappresenta non solo il presente ma anche (e soprattutto) l'avvenire a Torino. Perché il futuro della Juventus passa dal portare Chiesa al centro del villaggio bianconero.

Una frase che sembra costruita a tavolino ma che non dà al momento giusto lustro a quanto fin qui fatto dal 23enne esterno della Juventus e della Nazionale italiana. Nella sua prima stagione con la maglia dei bianconeri, Federico Chiesa ha numeri da capogiro: 39 presenze, in tutte le competizioni, con 13 gol all'attivo e 11 assist. Impressionante, anche perché davanti ai 60 milioni di euro con cui la Juve si è impegnata a pagare la Viola, molti avevano storto il naso, rumoreggiando sull'ennesima esaltazione dell'ennesimo figlio d'arte.

Federico Chiesa è sì figlio d'arte, grazie a papà Enrico che lo ha cresciuto a pane e pallone. Ha sì avuto uno dei maestri migliori da cui imparare a giocare, a lavorare, a fare gol. Ma è anche un prodotto figlio del sacrificio, della dedizione e del talento personale. Nulla gli è dovuto e nulla gli è stato dato per diritto: tutto ciò che si sta prendendo è solamente frutto delle sue capacità. Che mostrano di avere ancora enormi margini di miglioramento.

Essere alla Juve mi ha permesso di crescere molto allenandomi tutti i giorni insieme a campioni. Pirlo? Mi ha aiutato insegnandomi la fase offensiva e difensiva, mi ha permesso di potermi esprimere con serenità

Quattro anni fa sgambettava nell'Under 19 della Fiorentina, quotato poco più di 100 mila euro, in attesa di affacciarsi al calcio dei grandi. Poi, l'approdo in prima squadra, con enormi aspettative da parte di tutti, rispettate: 4 stagioni in viola, con poco più di 130 gettoni e all'attivo 26 gol, con l'apice nel 2019 quando riuscì a raggiungere in Serie A la doppia cifra. Oggi, il ragazzino è nel giro della Nazionale di Mancini, rappresenta un punto di riferimento in vista dei prossimi Europei ed è il migliore dei bianconeri di Pirlo. Vale oltre i 60 milioni pagati e nella sua prima stagione juventina, non ancora giunta al termine, in campionato ha già infilato la porta 7 volte, fornendo 8 assist.

La Juventus mi ha permesso continuità, allenarmi con i campioni, osservarli e imparare da loro. Questo mi ha permesso di crescere moltissimo. E' fantastico giocare con campioni del calibro di Cristiano Ronaldo: è contagioso, ti spinge a emularlo

Ci fossero stati più Chiesa in questa Juventus, oggi i bianconeri sarebbero su altri parametri di rendimento. E' stato suo il gol della speranza in Champions League, segnando ad Oporto e mantenendo aperta la porta della qualificazione, suo il gol decisivo per il pareggio contro l'Atalanta, sua la doppietta del 3-1 sul Milan e ancora sua la rete nel 2-2 contro il Torino. Senza dimenticare gli assist: determinanti nel successo ultimo contro il Napoli e poi nei pareggi contro il Verona, Benevento e Crotone tutte gare che senza di lui la Juve avrebbe perso.

Ad Andrea Pirlo devo tutto: ogni mi giorno mi dà consigli, mi insegna, ha la pazienza di seguirmi. Mi ha dato fiducia. E poi ho acquisito la mentalità della Juventus, dove tutti si vogliono migliorare sempre, per vincere

Senza dimenticare il palcoscenico europeo. Federico Chiesa ha debuttato in Champions League con il piglio dei campioni consumati dai palcoscenici internazionali: 8 presenze, 4 reti, 1 assist. Le prove generali contro la Dinamo, nel 3-0 di Torino con un gol e un assist, l'exploit nella doppia sfida al Porto con la rete in Portogallo e la doppietta all'Allianz Stadium. Se la Juve quella notte volò fino ai supplementari lo deve soprattutto a lui. Se la Juve quella notte avesse avuto qualche Chiesa in più in campo oggi sarebbe ancora in corsa per il sogno europeo.

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