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Cosa è successo davvero con l’aereo della Lazio nella trasferta a Crotone

La dettagliata ricostruzione della turbolenta trasferta della Lazio a Crotone durante l’alluvione con il nuovo aereo privato della compagnia aerea bulgara Tayaranjet. Un caso alimentato dai video girati sia all’interno che all’esterno del velivolo e dalle modalità con cui la Lazio ha fatto rientro a Roma, utilizzando un altro aereo.
A cura di Michele Mazzeo
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Sull'aereo della Lazio si è molto discusso in questi giorni, soprattutto dopo la turbolenta trasferta della squadra biancoceleste a Crotone per l'anticipo dell'8ª giornata del campionato di Serie A proprio mentre la città calabrese veniva flagellata da un violento alluvione. Un caso alimentato dai video – girati sia all'interno che all'esterno del velivolo – e dalle modalità con cui la Lazio ha fatto rientro a Roma, utilizzando un altro aereo. La Tayaranjet, compagnia bulgara che ha chiuso l'accordo con il presidente Claudio Lotito per brandizzare un Boeing 737-300 con logo, colori sociali e nome della Lazio, ci ha aiutato a ricostruire in maniera dettagliata i fatti dell'ultimo weekend.

Aereo Lazio: modello vecchio, ma è usuale

Sin dall'annuncio dell'aereo personalizzato da parte della Lazio era stata posta in risalto la questione legata all'anzianità del velivolo: prodotto nel 1990, ha 30 anni di servizio alle spalle. Una situazione frequente nel settore dei voli di linea: "Il 60% degli aerei che volano in Europa (passeggeri e cargo) hanno un'età superiore ai 20 anni – ha spiegato a Fanpage.it Gabriele Giannone, responsabile delle relazioni esterne della Tayaranjet –. Il nostro aereo ne ha 30 e ci sono aerei di altre compagnie ancora più vecchi che continuano a volare".

L'anzianità di un velivolo non rappresenta dunque un problema dato che qualsiasi aereo per poter volare deve passare numerosi controlli periodici e rispettare tutti gli standard di sicurezza. Nel mondo aeronautico sia le norme di ENAC che quelle di EASA sono rigidissime a riguardo. L'aereo per forza di cose deve rispettare tutte questi canoni regolamentari, altrimenti non vola. E non sono le compagnie aeree a stabilirlo.

Già prima della partenza da Roma per Crotone aveva fatto discutere un video dell'aereo della Lazio girato all'aeroporto di Fiumicino e diffuso sul web, nel quale un soggetto presente sulla pista (per il quale la compagnia aerea si è già rivolta alle autorità civili e penali mettendo in mora anche l'ADR, la Società Aeroporti di Roma) sottolineava alcune criticità legate alle condizioni del velivolo: gomme lisce e toppe sulla carlinga, tra le varie. "L'aereo rispetta tutti gli standard di sicurezza perché altrimenti non potrebbe volare – precisano dalla Tayaranjet -. E sono le autorità a decidere".

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Il volo dell'aereo della Lazio a Crotone

Altro video, altra polemica anche per quel che riguarda l'atterraggio dell'aereo all'aeroporto di Crotone proprio mentre una burrasca stava colpendo la città pitagorica. Il video è quello girato da uno dei passeggeri del velivolo (poi si è scoperto esser stato realizzato dal difensore olandese Wesley Hoedt, multato dalla società biancoceleste), la polemica, nata dopo la diffusione del video sui social, è quella sorta intorno agli scossoni dovuti alle forti turbolenze e alla manovra di atterraggio del pilota. Non è stato un arrivo agevole, ma non per colpa dell'aereo: "Qualsiasi aereo con quelle condizioni atmosferiche avrebbe assorbito le turbolenze, ma c'erano le condizioni per poter atterrare e il nostro aereo è atterrato. L'avvicinamento che il pilota ha fatto è una normale manovra predisposta dai manuali e serve per visionare le condizioni della pista. Così come la procedura di atterraggio fatta in full flaps, necessaria per ridurre la corsa del velivolo in fase di atterraggio. Dal punto di vista tecnico è stato tutto regolare".

Dopo la partita giocata e vinta dalla Lazio all'Ezio Scida di Crotone, l'aereo noleggiato dalla Lazio è tornato ad essere protagonista pur senza riprendere il volo. Il velivolo infatti non è potuto decollare dall'aeroporto crotonese con calciatori e staff costretti a spostarsi in pullman nel vicino aeroporto di Lamezia Terme e prendere un altro aereo per rientrare in serata a Roma. Un cambio di programma indipendente dalle condizioni dell'aereo: "È stato chiuso l'aeroporto di Crotone per motivi di sicurezza dalle autorità spiega Giannone -. Il nostro comandante ha fatto anche una ricognizione sulla pista. Nel momento in cui non c'erano le condizioni per garantire gli standard di sicurezza previsti dai manuali dalla Boeing e dalle normative regolamentari sull'aeronautica, l'aeroporto è stato chiuso. Non dalla compagnia aerea, ma per effetto di una decisione delle autorità (l'ENAC, l'Aeroporto e la Torre di controllo)".

La Lazio ha così optato per la partenza da Lamezia Terme, con un altro aereo, mentre il velivolo biancoceleste ha fatto rientro il giorno dopo, quando è stato riaperto lo scalo: "Il nostro aereo è ripartito da Crotone solo quando l'aeroporto ha riaperto lo spazio aereo, cioè il giorno successivo alle 12:37".

L'aereo della Lazio tornerà a volare in Champions

Superata la prima trasferta, densa di imprevisti, la Lazio e Tayaranjet guardano ai prossimi voli in programma. "L'accordo con la Lazio non è in discussione – fanno sapere dalla compagnia aerea -. Loro sanno perfettamente che quello che è accaduto a Crotone non era preventivabile. Noi abbiamo garantito la massima sicurezza e loro lo sanno". Il prossimo viaggio è in programma tra una settimana: "L'aereo la settimana prossima partirà per Dortmund perché la Lazio ha la trasferta di Champions League, secondo accordi. L'aereo non volerà soltanto quando non ci saranno le condizioni per farlo". Ma tutti sperano che la trasferta di Crotone resti la più complicata di questa stagione.

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