166 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Conte racconta la sua storia, a qualcuno fischiano le orecchie: “Odio i bugiardi e le bugie”

Antonio Conte ha fatto un bilancio della sua carriera spiegando il perché le sue esperienze non sono durate a lungo. Spesso si è sentito tradito.
A cura di Marco Beltrami
166 CONDIVISIONI
Immagine

Era talmente grande la voglia di tornare in panchina e rimettersi subito al lavoro, che Antonio Conte ha accettato di prendere le redini del Tottenham nella scorsa annata a stagione in corso. Il tecnico italiano, dopo essere riuscito a conquistare la qualificazione alla Champions, adesso potrà lavorare nella condizione che predilige, ovvero guidando la squadra sin dall'inizio del campionato, dopo l'intero lavoro di preparazione. Di certo per gli Spurs non sarà semplice lottare per il titolo, considerando la temibile concorrenza rappresentata da Manchester City, Liverpool, ma anche da United, Chelsea e Arsenal.

Guai a sottovalutare però il fattore Conte, uno che riesce ad ottenere sempre il massimo dai suoi giocatori. L'ultima conferenza stampa del manager del Tottenham è stata emblematica anche per capire meglio la sua mentalità. Per lui adesso è più facile lavorare, in un ambiente e con un gruppo che conosce da 7 mesi. Sempre troppo poco però rispetto a Klopp e Guardiola, che ormai da anni guidano appunto Reds e Citizens. Questa a detta di Conte è la strada migliore da percorrere: "Se stai con lo stesso allenatore per molti anni, porti continuità e vedi crescere le ambizioni. È la situazione migliore per il club per migliorare e crescere stagione dopo stagione".

Come mai allora Antonio Conte non è riuscito a restare a lungo su una panchina come i suoi colleghi? In 13 anni, l'ex centrocampista ha guidato sette club, con l’esperienza più lunga che è stata quella alla Juventus con 3 stagioni. Come mai allora il salentino non è riuscito a trovare stabilità, cambiando comunque spesso squadra? Qualcosa è andato storto, come all'Inter quando le strade si sono separate dopo che il club ha dovuto privarsi di due top player come Lukaku (tornato quest'estate) e Hakimi, con un possibile ridimensionamento del progetto non gradito dal tecnico.

Nelle parole di Conte sulla sua esperienza complessiva in panchina c'è un riferimento chiaro a situazioni vissute in carriera e conclusesi anche in "malo modo" nonostante precedentemente ci fossero le esperienze magari per restare insieme a lungo. Conte è molto chiaro e non nasconde di essersi sentito tradito: "Poco tempo nel club? Prima di tutto devo stare bene. Mi piacciono sempre le persone oneste, e se mi dici una cosa poi devi rispettarla. Non mi piacciono le persone che mi hanno detto una cosa e poi durante una stagione o due l'hanno cambiata. Meglio un'amara verità perché se mi dici una buona bugia non hai fortuna con me. Odio le bugie e i bugiardi". A qualcuno saranno sicuramente fischiate le orecchie.

166 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views