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Caos Ibrahimovic tra squalifica del giudice sportivo e pranzo in zona rossa

Oggi la decisione del Giudice Sportivo sulla squalifica di Ibrahimovic (rischia almeno una giornata) dopo il rosso diretto contro il Parma per le parole rivolte all’arbitro Maresca. Lo svedese al centro della bufera mediatica anche per la vicenda del pranzo in un ristorante milanese aperto aperto in zona rossa, nonostante i divieti e con altre persone (tutte senza mascherina).
A cura di Maurizio De Santis
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Trovarsi al centro della tempesta e provare a uscirne senza che la nave affondi. La bufera è mediatica e Ibrahimovic è finito nell'occhio del ciclone in meno di una giornata. Prima l'espulsione per qualche parola di troppo nei confronti dell'arbitro Maresca che avrà (forse) interpretato male le espressioni dello svedese ma non è certo la prima volta che Zlatan si mette nei guai per i suoi accenti. Poi la vicenda del pranzo in un ristorante milanese aperto in zona rossa, nonostante i divieti e con altre persone (tutte senza mascherina). Un appuntamento di lavoro, è la tesi che filtra da ambienti vicini al Milan. Non una bella situazione a livello d'immagine in un momento molto delicato della stagione e del Paese.

Al Covid non si comanda e nemmeno al Giudice Sportivo che deciderà nella giornata di oggi quale sanzione infliggere all'attaccante rossonero. L'attesa è sul numero di giornate di squalifica che verranno inflitte: una è certa, trattandosi di rosso diretto. La severità ulteriore del provvedimento (due turni di stop) dipende da quanto verbalizzato a referto dal direttore di gara. Cosa abbia detto Ibrahimovic è stato oggetto di interpretazione: tra "mi sembra strano" e "bastardo" (le due versione circolate) c'è una bella differenza che nessuna traccia audio abbastanza plausibile è stata in grado finora di testimoniare. Non in maniera tale da spingere la Procura federale a muoversi ufficialmente.

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C'è una sola possibilità perché Zlatan si salvi: che l'arbitro Maresca faccia retromarcia e, in buona sostanza, ammetta di aver sbagliato, di aver sentito male che si sia trattato solo di un grande e spiacevole equivoco. Diversamente, non c'è possibilità di vedere il calciatore in campo domenica prossima contro il Genoa come ammesso dall'avvocato del Milan, Leandro Cantamessa, a Radio Kiss Kiss: "Bisognerebbe fare un ricorso di urgenza – ha ammesso il legale del club rossonero – ma questo strumento non è ammesso per le squalifiche di una giornata".

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