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Balotelli posseduto: lui non poteva saperlo, ma a migliaia di chilometri l’invocavano come un angelo

Una domenica da emozioni forti, col nome di Mario Balotelli invocato da migliaia di tifosi in attesa del miracolo, poi puntualmente avvenuto. Tutto negli stessi momenti, in punti lontani del mondo: è successo davvero.
A cura di Paolo Fiorenza
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Esistono storie che non esistono, se non nel cuore di chi le vive e sa che quello che sembra irreale e appartenere alla sfera dei sogni può essere invece assolutamente vero. C'è un filo invisibile che lega vicende che avvengono a migliaia di chilometri di distanza, apparentemente slegate tra loro, un filo che appare in tutta la sua luce quando ci si chiede: "Ma come è possibile?". Domenica 22 maggio 2022, ore 18, Adana, Turchia: la squadra di casa, il Demirspor di Montella ospita il Goztepe nell'ultima giornata della Super Lig. Entrambi i club non hanno più nulla da chiedere alla stagione, i padroni di casa sono a metà classifica dopo aver lungamente cullato ambizioni di qualificazione alle coppe europee, gli ospiti sono retrocessi in virtù del penultimo posto.

"Con il numero 9, Mario Balotelli", annuncia lo speaker dello Yeni Adana Stadium. Super Mario gioca la sua 33sima partita stagionale, di fatto un'esibizione, visto che a quelle latitudini non ci si gioca più nulla. Mente rilassata, nessuna pressione, le condizioni migliori per mettere in mostra tutto il suo talento, che è ancora lì da vedere a quasi 32 anni. Molto lontano da lì, negli stessi momenti, una sua ex squadra si sta giocando la vittoria in campionato. Il Milan? No. L'Inter? Neanche. Bisogna risalire il mappamondo di qualche altro migliaio di chilometri, superare le Alpi, poi attraversare la Manica e dirigersi verso nord fino a Manchester. Il City è sceso in campo un'ora prima, alle 17, con l'obiettivo inderogabile di vincere il suo ultimo match di campionato in casa contro l'Aston Villa e rendere inutile la probabile contemporanea vittoria del Liverpool sul Wolverhampton: con i tre punti sarebbe il trionfo in Premier League per i ragazzi di Guardiola.

Coutinho segna il 2-0 dell'Aston Villa, per il Manchester City sembra finita
Coutinho segna il 2-0 dell'Aston Villa, per il Manchester City sembra finita

Ma il primo tempo è un incubo, con la squadra di Gerrard avanti 1-0, né va meglio nella ripresa, col 2-0 segnato da Coutinho al 69′. A questo punto l'Adana Demirspor sta giocando la sua prima frazione ed è avanti 1-0: le due partite vanno verso la mezzora dei rispettivi tempi. Ma se in Turchia si cerca di dilettare il pubblico, all'Etihad Stadium ci si gioca la vita sportiva e la situazione diventa drammatica col passare dei minuti. Il Liverpool sta pareggiando, ma è scontato che alla fine batterà i Wolves, e dunque il City per diventare campione deve segnare tre reti in un quarto d'ora. Sui social allora accade qualcosa, spunta come per magia il nome di Balotelli, invocato dai tifosi inglesi degli Sky Blues come un angelo di salvezza. Lui assieme al Kun Aguero. Già, perchè il popolo del City implora, auspica, sogna il remake di quanto accadde esattamente 10 anni fa, il 13 maggio 2012, quando la squadra allora allenata da Mancini battè il QPR con due gol in pieno recupero, di cui l'ultimo segnato da Aguero su assist di Balotelli.

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Eh sì, ci vorrebbero proprio uno, due, tre "Balotelli to Aguero, and he scores!!!". Mario non lo può sapere, non può neanche immaginare cosa stia accadendo Oltremanica e quanto venga evocato il suo spirito salvifico. Eppure da quel momento, nella lontanissima Turchia, giocherà semplicemente la miglior partita della sua vita, segnando cinque reti, di cui l'ultima già si candida al FIFA Puskas Award per il gol più bello dell'anno, in un tripudio di doppi passi alla Ronaldo il Fenomeno con rabona finale, a far gioire gli Dei del Calcio.

Balotelli segna la sua prima rete e contemporaneamente il City accorcia con Gundogan, poi l'ex attaccante azzurro ne fa altre due nel finale di primo tempo (le altre due arriveranno nella ripresa) e di pari passo Rodri e ancora Gundogan completano la clamorosa rimonta degli uomini di un Guardiola che di lì a poco si sarebbe abbandonato alle lacrime per celebrare il trionfo. Nell'intervallo del match di Adana, Balotelli sicuramente avrà saputo che il suo vecchio City aveva appena vinto il titolo e avrà gioito come per i suoi gol.

Del resto il suo legame con la squadra di Manchester è ancora fortissimo, come dimostrano le sue parole di un paio di mesi fa: "Vincere la Premier League con il City è stato più emozionante che vincere la Champions con l'Inter, è stato incredibile". Amore ricambiato dai tifosi, che non hanno dimenticato quel bambinone che fuori dal campo faceva tante ‘balotellate', ma col pallone tra i piedi li faceva divertire. E anche vincere.

Grealish con la coppa della Premier League
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