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Adani svela i retroscena dello sfogo di Allegri a Sky: “Teatrini organizzati con l’amico dell’amico”

Lele Adani ha smontato la strategia comunicativa di Massimiliano Allegri dopo il nervosismo palesato con Teotino in diretta su Sky nel corso dell’intervista post Juve-Genoa. Nel suo discorso c’è anche un attacco agli “amici degli amici” che agevolano l’allenatore bianconero.
A cura di Alessio Pediglieri
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La lite in diretta Sky tra Massimiliano Allegri e il giornalista Gianfranco Teotino nel post partita di Juventus-Genoa, dove i bianconeri hanno mancato l'ennesimo appuntamento con i tre punti, aveva solleticato l'interesse di Lele Adani che, via social, si era tolto un paio di sassolini fastidiosi sia nei confronti del tecnico sia verso l'emittente satellitare da cui aveva polemicamente "divorziato" nel 2021. Una posizione poi rimarcata in diretta TV alla Domenica Sportiva, dove ha ribadito il proprio punto di vista su come dev'essere il lavoro del giornalista, rimarcando la sua oramai storica diatriba a distanza con Max Allegri di cui ha smontato strategie e atteggiamenti comunicativi: "Dov'è la risposta? La risposta è stata una mancanza di rispetto. Concludo, l'ennesimo".

Domande e risposte. Da sempre il confronto giornalistico tra protagonisti di un evento e i loro commentatori si alimenta di questo per accendere la discussione, analizzare le situazioni, affrontare anche differenti punti di vista. Tutto ciò, Lele Adani lo ha difeso durante una lunga riflessione alla Domenica Sportiva in cui, pur non facendone mai il nome, ha ribadito la propria distanza dai comportamenti di Allegri: "A me interessa cercare di mettermi in mezzo tra i protagonisti, che sono questi giocatori, direttori sportivi, allenatori e la gente. Dunque, un comunicatore si mette in mezzo e cerca di fare da tramite prendendo tutto quello che loro ci danno e filtrarlo e offrirlo a chi ci ascolta, chi fa sacrifici, chi paga abbonamenti o chi fa chilometri per vedere le partite allo stadio".

L'assolo dialettico dell'opinionista Rai continua, prendendo spunto proprio del litigio a Sky, con Allegri e i suoi atteggiamenti come argomento principe: "Questo è il nostro ruolo e deve essere inteso come una missione. In questo caso Teotino, come sempre, ha fatto benissimo: cioè, il protagonista – ed è questo che manca molte volte ed è lì che dobbiamo invocare la crescita – deve capire molte volte che ci sono i giochini per cercare di non offendere, screditare o mancare di rispetto. Ovviamente vengono fatti fuori dai teatrini organizzati, perché quando c'è l'amico dell'amico che ti concede lo scherzo anche se arrivi una volta 18 punti dietro la prima, una volta a 17 e un'altra a 16, non approfondisce perché non ha rispetto della gente ma solo nei confronti di un rapporto da apportare nel tempo".

Parole che risuonano come sentenze nel silenzio dello studio Rai. "Quando c'è questo ti vien da sorridere e la gestisci bene, quando c'è la domanda che ti chiede esattamente il perché di un rendimento sbagliato, ci si arrabbia togliendo, esattamente, questo privilegio o – diciamo – questa restituzione di sacrificio alla gente che ascolta. Ecco quello che deve fare proprio il comunicatore" prosegue Adani, mentre sui monitor appaiono immagini relative proprio ad Allegri, oggetto diretto delle sue accuse già in passato.

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"E la comunicazione ha bisogno che allenatori, calciatori, dirigenti, partecipino, facciano la loro parte se vogliamo migliorare il movimento, altrimenti avremo sempre questi episodi a cadenza oramai regolare. Perché? L'amico che ti sorride e non guarda al dato di fatto ti agevola la conversazione. Chi ti chiede ma perché e dove devi migliorare, no. E lo si fa ad un allenatore che per nove anni di contratto ha preso i soldi dalla Juventus e quindi gli si può anche chiedere qualcosa… dov'è la risposta? La risposta è stata una mancanza di rispetto. Concludo, l'ennesimo".
Ma a cosa si stava riferendo Lele Adani nelle  sue parole alla DS su Rai Sport?

L'ex difensore e oggi opinionista Rai fatto seguito a quanto era accaduto negli studi Sky durante il confronto polemico Allegri-studio, dove tra gli opinionisti c'era anche Teotino. "Mi faccia una domanda intelligente e io le rispondo" aveva chiosato un infastidito tecnico bianconero, "voi giornalisti non dovete capire, dove fare solo domande" aveva poi aggiunto. Frasi e atteggiamento subito fortemente condannate dal direttore di Sky Sport, Federico Ferri che si era ribellato con un post social: "I giornalisti fanno cronaca, chiedono, argomentano. E devono capire, per fare capire a chi ci segue. A questo servono domande e risposte". Parole del tutto condivisibili ma che avevano fatto storcere il naso ad Adani che fu allontanato da Sky proprio per scelte editoriali.

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