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Cosa è successo tra Egonu e Mazzanti nell’Italia di volley femminile: ne resterà soltanto uno

Tra coach Mazzanti e Paola Egonu lo strappo è definitivo: dalla pausa alla Nazionale al passo indietro per il preolimpico, in autunno la federazione farà la sua scelta.
A cura di Ada Cotugno
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A pochi giorni dal torneo di qualificazione olimpica la situazione del volley italiano femminile resta torbida. La partenza delle ragazze verso Lodz, città della Polonia che dal prossimo 16 settembre ospiterà il torneo, è accompagnata da un'aria strana che non promette altro che nubi e tempesta. Il passo indietro di Paola Egonu ha scatenato nuove polemiche e adesso anche la posizione di coach Davide Mazzanti non è più al sicuro.

La storia parte da lontano e bisogna riavvolgere il nastro per arrivare all'ottobre 2022: dopo aver conquistato il bronzo ai Mondiali di volley l'opposto di Cittadella è stata protagonista di un duro sfogo che l'ha portata ad allontanarsi dalla Nazionale per diversi mesi. "Mi hanno chiesto anche se fossi italiana", aveva detto al suo procuratore prima di comunicare ufficialmente che avrebbe preso un periodo di pausa, stanca anche di tutte le critiche che le venivano riversate addosso.

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Il grande ritorno è avvenuto agli Europei e ha fatto seguito al rientro in Italia dopo un anno trascorso in Turchia, coronato con la vittoria della Champions League. Ma in azzurro le condizioni erano diverse: Egonu è la stella indiscussa della nazionale, un talento generazionale riconosciuto da tutti, ma per il commissario tecnico Mazzanti quanto visto nelle amichevoli non basta per farle conquistare un posto nel sestetto titolare.

E così l'opposto resta in panchina, facendo la spola con la giovane Antropova. Nella partita persa contro la Turchia il suo ingresso in campo cambia tutto e per poco non permette all'Italia di accedere in finale dopo una gara disperata. Ma nella finale per il terzo posto contro l'Olanda Egonu torna in panchina: è lo strappo definitivo tra lei e il ct, la mossa che l'ha allontanata di nuovo dalla maglia della nazionale.

Tra i due ci sarebbe stato un duro scontro in cui la giocatrice ha espresso tutto il suo malessere per la gestione della situazione, una lunga chiacchierata che avrebbe portato alla rottura annunciata soltanto qualche giorno più tardi a mezzo stampa.

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La stella del volley azzurro non sarà presente nel torneo preolimpico e la sua decisione si riflette anche sul futuro del coach. Per il presidente federale Giuseppe Manfredi i discorsi sono rimandati al 25 settembre, il giorno dopo la chiusura del torneo in cui l'Italia spera già di avere tra le mani il suo pass per Parigi. Fino ad allora tutto resterà così com'è, anche se si susseguono racconti, ricostruzioni e indiscrezioni su ciò che è avvenuto prima della gara contro l'Olanda.

A O Tempo una giocatrice brasiliana molto nota in Italia ha svelato l'esistenza di una fronda interna contro Mazzanti, guidata da De Gennaro, Bosetti e Chirichella (tutte escluse dagli Europei) e di cui farebbe parte anche Egonu. L'opposto di Cittadella sarebbe stata convocata solo come "terza scelta", quindi con il preciso intento di non utilizzarla mai come titolare nel corso di tutta la competizione.

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E adesso, al netto delle parole del presidente federale, la questione per il futuro è soltanto una: fra ottobre e novembre la Fipav prenderà una direzione, scegliendo tra Mazzanti ed Egonu. Il contratto del ct scadrà dopo le Olimpiadi e in caso di qualificazione ai Giochi potrebbe riconquistare la fiducia di tutta la federazione che fin qui non ha fatto nessuna previsione. Ma se dovesse restare in panchina allora Egonu potrebbe non essere presente a Parigi.

La soluzione sarà difficile da trovare, siccome lo strappo non può in alcun modo essere ricucito. L'Italia non può presentarsi alle Olimpiadi senza la sua giocatrice più rappresentativa e le prossime sette partite saranno cruciali per il destino di tutta la nazionale di volley, scossa da un nuovo caso proprio nel momento più delicato dell'anno.

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