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Sanremo 2024, cosa è successo durante la seconda serata: grazie Giorgia, scusaci John

Cosa è successo durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2024: siamo grati a Giorgia per la sua musica, la sua voce e il suo sentimento. In debito con John Travolta, protagonista del ballo del qua qua in uno dei momenti più imbarazzanti del Festival.
A cura di Eleonora D'Amore
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La seconda serata del Festival di Sanremo 2024
La seconda serata del Festival di Sanremo 2024

La seconda serata del Festival di Sanremo 2024 è andata. A chi non è riuscito a seguirlo o a rimanere sveglio fino alle 2.00 am, proviamo a raccontare cosa è successo dall'inizio alla fine. Una cosa è certa: John Travolta non rimetterà piede in Italia per un po'. Se siamo fortunati e non la prenderà troppo sul personale, può darsi che qualche vacanza isolana possa ancora preservarla. Ma sarà difficile. Il motivo è racchiuso tutto nell'imbarazzante siparietto di cui è stato reso protagonista.

Non partiamo proprio dall'inizio del programma ma l'impellenza di sottolinearlo è forte. Un momento senza senso, buttato lì, quasi a metà serata. Volendo anche soprassedere sul solito invito a ballare con Mr Sabato sera senza nemmeno scomodarsi a uscire dalla comfort zone dei vari Staying alive e You Never Can Tell, la prima evidenza con la quale fare i conti è che Amadeus non è Uma Thurman. Come se non bastasse, Fiorello decide di dare il colpo di grazia e gli propone Il ballo del qua qua, con tanto di tutorial con i cappellini muniti di becco. È davvero troppo.

Riavvolgiamo il nastro per ricercare un po' di bellezza che possa fungere da riscatto. La troviamo subito, in apertura seconda serata: è Giorgia. Scevra da qualsiasi divismo, conquista ancora una volta il pubblico con gli occhi e la voce. Gli occhi puntano allo schermo, la voce va dritta al cuore, conoscendo bene la strada da oltre 30 anni. Prima con E poi e successivamente con un medley dei suoi successi, Giorgia non ha consentito alla mancanza di Marco Mengoni di prendere il sopravvento. Mica poco.

I big in gara nella seconda serata erano quindici, presentati dagli altri quindici che si esibiranno giovedì 8 febbraio, a loro volta presentati dai quindici che si sono esibiti il mercoledì. Sembra complicato, ma lo è solo a dirsi. Le canzoni sembrano meno estranee, si lasciano cantare, alcune iniziano a suscitare più di una simpatia. Tra queste, quella di Dargen D'Amico che con la sua Onda alta travolge di nuovo l'Ariston. Non pago, torna sul messaggio della sera prima per i bambini di Gaza, per i quali aveva chiesto il Cessate il fuoco: "Ieri non volevo essere politico, nella mia vita ho commesso tanti peccati ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica, ero semplicemente guidato dall'amore". Che altro c'è da aggiungere?

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Due i momenti più impegnativi ma pieni di speranza: il monologo di Giovanni Allevi sulla sua malattia e l'intervento degli attori di Mare Fuori contro la violenza sulle donne.

Tra un lancio e l'altro, il pubblico in galleria cerca di partecipare: "Giorgia sposami!", grida un signore, che gli risponde "Ho un caratteraccio, non ti conviene" e giù a ridere. Sono lontani i tempi in cui il Festival sembrava un evento irraggiungibile, non solo per gli artisti. E se c'è chi cercava moglie, c'è anche chi si è messo a cercare la mamma. Era Gianluca Ginoble in avanscoperta in platea, finché ha trovato mamma e fratello per l'abbraccio di famiglia. Molti ipotizzano punti al Fantasanremo, che è di fatto l'evento nell'evento per il terzo anno di fila.

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"Si chiude in anticipo", esulta Amadeus. Ma i minuti recuperati sono appena dieci, c'è tempo solo per vedere Amedeo Umberto Rita Sebastiani infilare il cappotto per raggiungere l'esterno del teatro dove c'è l'amico Ciuri per la staffetta della notte. Tutto il resto è noia, come ha cantato poco prima il Califano di Leo Gassman.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università L'Orientale di Napoli, lavora a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Caposervizio dell'area spettacolo.
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