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Opinioni

Il mondo al contrario di Fuori dal Coro: se Mediaset cambia pelle, Mario Giordano resta se stesso

Fuori dal Coro riparte dal generale Vannacci e agli ascolti è partito molto forte: più di Bianca e meglio dell’anno scorso. Mediaset cambia pelle, Mario Giordano no: lui è ancora l’indignazione, il dito puntato, il mondo al contrario.
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"Ma sai Donato, ogni tanto io come l'impressione di vivere in un mondo alla rovescia: un mondo al contrario". Non poteva che cominciare così la nuova stagione di Fuori dal Coro, dal libro record del generale Vannacci, reso scenograficamente con la grande sfera della Terra sottosopra. Un'occasione troppo ghiotta per Mario Giordano. Lo hanno spostato al mercoledì per fare spazio alla sua nemesi, Bianca Berlinguer, chiamata con l'obiettivo che un tempo era stato affidato a lui: sparigliare le carte, infrangere la tradizione. Lui ha deciso di ripartire nella stagione della grande rivoluzione Mediaset, quella del pluralismo assoluto delle opinioni, dal personaggio più divisivo al momento, il generale che dice "le cose che tutti pensano ma nessuno ha il coraggio dire". Un'aderenza più o meno perfetta di tutto quello che rappresenta Mario Giordano dal 2018 a oggi.

Mario Giordano con il Generale Vannacci.
Mario Giordano con il Generale Vannacci.

E allora largo ai servizi e ai numeri, scelti come le ciliegie migliori al mercato e mostrati come incontrovertibili; le parole chiave, sempre quelle: clandestini, immigrati liberi di delinquere, liberi di ammazzare, e perché non è stato espulso?, e gli ecoteppisti, e l'eco-ansia, i ladri di case. Tutti titoli in stampatello, evidenziati in rosso, il sensazionalismo di Cronaca Vera ma senza belle donne. E sul topic della violenza di genere, dopo i casi degli stupri di Caivano e Palermo, Mario Giordano sfrutta la polarizzazione che c'è in questi giornate cavalcando la relazione che ci sarebbe tra questi casi e la pornografia accessibile a tutti. Lo ha fatto ospitando Emy Buono, la modella napoletana che proprio a Fanpage.it ha raccontato della chiusura del profilo di OnlyFans pentendosi e trovando ristoro in un convento. Mario Giordano lascia parlare la sua ospite, si pone come un confessore, l'inquadratura lo suggerisce così come il fondo musicale. Il momento si chiude con una sentenza delle sue: "La pornografia non va bene", e via sciorinando i dati dei volumi d'affari delle piattaforme più famose, che poi è il vero obiettivo di tutto il blocco: "Sarà lecito dire che la pornografia porta direttamente alle violenze? Si potrà ancora dire? Ma attenzione, perché dietro tutto questo ci sono interessi e soldi delle aziende del porno, interessi  e soldi sulla pelle della gente".

Mario Giordano, confessore di Emy Buono
Mario Giordano, confessore di Emy Buono

Mediaset si è lasciata trascinare, in questi ultimi anni, dalla sua visione dirompente e dai suoi modi grotteschi. Il programma è cresciuto vertiginosamente e ha trovato pubblico soprattutto durante gli anni del Covid, diventando un esempio da seguire anche per altri show della rete (Dritto e Rovescio e Zona Bianca) e riuscendo ad assorbire il malumore e il disagio di una grande fetta di italiani. Anche quest'anno, agli ascolti, è partito molto forte: più di Bianca Berlinguer e meglio della sua prima puntata dell'anno scorso. Mediaset sta cambiando pelle, lui no. Lui rappresenta ancora l'indignazione, il dito puntato, il mondo al contrario.

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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