Il boom de La Ruota della Fortuna fa la storia in Mediaset: “Numeri che credevamo di non vedere più”

Sono trascorsi pochi giorni dall'inizio dello scontro tra La Ruota della Fortuna e Affari Tuoi, ma in casa Mediaset c'è già motivo di festeggiare. In silenzio sì, con la massima prudenza e senza eccedere in entusiasmi, sapendo però di aver compiuto quel piccolo miracolo che Pier Silvio Berlusconi ha rivendicato invadendo lo studio del programma di Gerry Scotti. "Numeri che non credevamo più di vedere", è la frase che ci raccontano riverberi nei corridoi di Cologno Monzese dopo i risultati inaspettatamente clamorosi di questi primi giorni di sfida.
La verità, in effetti, è che i dati di queste ultime settimane, e in particolare della prima di settembre, si sono rivelati fuori scala, nettamente superiori alle più rosee aspettative. Ma non è solo questo, l'effetto Ruota della Fortuna non si può circoscrivere a un semplice successo, bensì a un evento che può cambiare il corso della storia dell'azienda e ampliare in modo significativo gli orizzonti di Canale 5.
Un'estate che ha cambiato tutto
Il contesto prima dell'estate era ben diverso. Che l'obiettivo fosse quello di una ricostruzione era chiaro, meno chiara era la strada che si doveva intraprendere per trovare la svolta. E come spesso accade, a riaccendere gli entusiasmi è bastata una singola intuizione, quella con cui l'azienda ha lanciato La Ruota della Fortuna nel bel mezzo dell'estate, gettando le basi per eguagliare e superare la concorrenza e creando i presupposti per rendere meno faticosa e complessa l'ipotesi di uno stop di Striscia La Notizia.
Il futuro di Striscia
Il punto, adesso, sarà tutto lì: cosa ne sarà del Tg satirico di Antonio Ricci? L'azienda non ha dato nuove direttive rispetto all'intenzione di riproporre il programma da novembre ed ha fatto un certo rumore il video di Jimmy Ghione che ha confermato questo scenario. Allo stesso tempo è evidente il duplice rischio che un ritorno di Striscia potrebbe produrre con i numeri di Scotti: danneggiare ulteriormente un programma storico già indebolito in caso di un calo di ascolti drastico e, al contempo, l'interruzione di una "messa cantata" che potrebbe far svanire l'incantesimo di Scotti e Samira Lui sul pubblico. D'altronde la gioia, in televisione, è proverbialmente precaria e basta un attimo per spegnere gli entusiasmi. È sufficientemente spostare lo sguardo alla concorrenza Rai per capirlo.