179 CONDIVISIONI

Wanna Marchi, la vera storia della regina delle televendite: cosa fa oggi l’ex truffatrice

La vera storia di Wanna Marchi, protagonista della serie Wanna, disponibile dal 21 settembre su Netflix: il successo con le televendite, il sodalizio con la figlia Stefania Nobile, la condanna, il carcere e la sua vita oggi.
A cura di Daniela Seclì
179 CONDIVISIONI
Immagine

Da mercoledì 21 settembre, sarà disponibile su Netflix, la docuserie Wanna, che racconta la storia di Wanna Marchi e della figlia Stefania Nobile. Wanna è stata l'indiscussa regina delle televendite, capace di guadagnare miliardi di lire, con prodotti senza alcun valore, dagli intrugli dimagranti che chiamava "scioglipancia" a rametti di edera spacciati per amuleti contro il malocchio. Nel corso delle quattro puntate, verrà ripercorsa la vicenda della "teleimbonitrice", dallo straordinario successo alla condanna per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Non mancheranno le testimonianze e i riferimenti ad altre figure chiave della vicenda come il "Maestro di Vita" Mario Pacheco do Nascimento.

Wanna Marchi sposa Raimondo Nobile, padre dei suoi figli Maurizio e Stefania

Wanna Marchi, all'anagrafe Vanna Marchi, è nata a Castel Guelfo di Bologna il 2 settembre 1942. Dunque, ha da poco compiuto 80 anni. Quando il padre venne a mancare, nel 1957, avvertì la responsabilità di occuparsi della sua famiglia. Così, iniziò a lavorare come estetista. Tre anni più tardi, nel 1960, sposò Raimondo Nobile. Fu un rapporto burrascoso, ma da questa relazione Wanna ebbe due figli, Maurizio e Stefania, che negli anni a venire diventerà il suo braccio destro. Alla fine degli anni '60, il matrimonio tra Wanna Marchi e Raimondo Nobile era già giunto al capolinea.

Chi è Stefania Nobile, la figlia di Wanna Marchi e suo braccio destro

Immagine

Stefania Nobile è nata il 16 novembre 1964 e, come già precisato, è figlia di Wanna Marchi e Raimondo Nobile. Sin dal 1983, è stata il braccio destro della madre. La affiancava, insieme al fratello Maurizio, nel programma Wanna Marchi Show. Il loro è un legame viscerale e Stefania ha sempre difeso la madre con le unghie e con i denti. Anche in televisione, non ha esitato a proteggerla. In un'occasione, ad esempio, Gianluigi Nuzzi definì Wanna Marchi: "L'espressione di ciò che dovrebbe ripugnare ogni persona onesta" e Nobile si scagliò contro di lui: "Mia madre non ha ucciso nessuno. Se la puntata è su questi toni, io prendo mia madre e ce ne andiamo". Dopo la scarcerazione, ha intrapreso un percorso nell'imprenditoria, occupandosi principalmente di ristorazione.

Il lavoro da estetista e le prime televendite

Tornando a Wanna Marchi, fino alla fine degli anni '70, lavorò in un centro estetico di sua proprietà, poi arrivarono le prime televendite. Inizialmente proponeva agli spettatori di una TV privata, prodotti di bellezza ideati da lei. Poi, approdò al programma Gran Bazar e ad altri contenitori televisivi.

Fenomeno Wanna Marchi, regina degli "scioglipancia"

Wanna Marchi aveva un modo unico di presentare i suoi prodotti. Per un periodo, propose gli "scioglipancia", prodotti dimagranti che definiva "miracolosi" per combattere la "guerra al lardo". Si rivolgeva alle "signore grasse" assicurando loro di volerle aiutare. E quando una spettatrice la sfidava: "Peso 98 chili, ma mio marito sta ancora con me", lei replicava piccata: "Sta con te per comodità, ma di certo non è più innamorato".

E così, urlava i suoi slogan, che sono sopravvissuti al passare degli anni come veri e propri tormentoni. Almeno una volta nella vita, infatti, tutti hanno sentito urlare il suo: "D'accordo!" o "E allora!". Stefania Nobile sostenne che, grazie alle televendite, fossero in grado di guadagnare anche "300 milioni di lire al giorno". Intanto, Wanna Marchi diventava sempre più famosa, veniva definita "La regina delle televendite" o "La teleimbonitrice" e aveva un suo programma su ReteA.

Il primo arresto nel 1990 per bancarotta fraudolenta

Nel 1990 iniziarono i problemi legali di Wanna Marchi. La sua società fallì e lei fu chiamata a rispondere dell'accusa di bancarotta fraudolenta. Ottenne una condanna a un anno e un mese di reclusione. In poco tempo, tuttavia, riuscì a rimettersi in piedi. Grazie all'amicizia con Attilio Capra De Carré, riprese le sue televendite, affiancata da Stefania Nobile.

La società Asciè con la figlia Stefania Nobile e Mario Pacheco Do Nascimento

Mario Pacheco do Nascimento e Wanna Marchi
Mario Pacheco do Nascimento e Wanna Marchi

Attilio Capra De Carré fu colui che fece conoscere Mario Pacheco do Nascimento a Wanna Marchi e Stefania Nobile. Fu l'inizio della fine. Nonostante l'incontro avvenne in un appartamento a Milano, la versione che veniva propinata agli spettatori era decisamente più suggestiva: Stefania sosteneva di essersi imbattuta nel "Maestro di Vita" durante un viaggio in Brasile e lui le avrebbe dimostrato, senza ombra di dubbio, la sue arti divinatorie, rivelandole dettagliatamente tutto ciò che le sarebbe capitato nei 24 mesi successivi. Tutte frottole. Intanto, le televendite si incentrarono sempre di più su amuleti, talismani, numeri del lotto, sale scaccia malocchio e altre sciocchezze simili. I prodotti, tuttavia, venivano spesso introdotti dalle telefonate cariche di entusiasmo di clienti diventati ricchi o che si erano finalmente accasati, grazie al "trio delle meraviglie". Fare leva sul desiderio di felicità, di salute, di ricchezza e di amore degli spettatori, si rivelò straordinariamente redditizio. Così nel 1996, nacque la società Asciè che contava tra i soci anche Do Nascimento e Stefania Nobile. Come dice il proverbio "Chi troppo vuole, nulla stringe" e così, è iniziata la corsa verso il baratro di Wanna Marchi.

La denuncia di Striscia la Notizia

Jimmy Ghione e Mario Pacheco do Nascimento
Jimmy Ghione e Mario Pacheco do Nascimento

Il declino di Wanna Marchi, Stefania Nobile e Mario Pacheco Do Nascimento ebbe inizio quando tentarono di ottenere guadagni ancora più alti. A far crollare il castello di sabbia, ci pensò Fosca Marcon. Il suo numero risultava nella rubrica di Asciè perché era stata tra le acquirenti dei prodotti dimagranti, diversi anni prima. Così, un giorno la donna ricevette una strana telefonata. Un uomo le assicurava che il Maestro di Vita l'avesse sognata e volesse darle i numeri vincenti del Lotto. Ovviamente non sarebbero stati gratuiti. Marcon avrebbe dovuto sborsare 300 mila lire. La donna non si fece abbindolare. Si rivolse a Striscia la Notizia e, insieme al tg satirico, organizzò una trappola. Accettò di acquistare i numeri, poi ricevette anche del sale da sciogliere nell'acqua. Ovviamente, non si sciolse interamente e ciò significava, secondo Do Nascimento, che la donna avesse il malocchio. Per toglierlo, avrebbe dovuto pagare 4 milioni di euro per un magico rituale. Fosca accettò la proposta, sempre spalleggiata da Striscia. Quando il pacco arrivò a casa sua, lo rifiutò e comunicò ad Asciè di avere cambiato idea. A quel punto, si scontrò con la furia di Stefania Nobile, che – minacciandola – tentò di spingerla ad acquistare. Striscia la Notizia mandò in onda il servizio e continuò a parlarne per settimane. Così, la Guardia di Finanza iniziò le sue indagini.

Il processo e le condanne

Il 24 gennaio 2002, Wanna Marchi, Stefania Nobile e altre cinque persone vennero arrestate nell'ambito dell'operazione della Guardia di Finanza "Tapiro salato". Il tanto osannato Maestro di Vita, invece, ebbe la prontezza di scappare in Brasile. Secondo una stima della GdF, le truffe avevano fatto guadagnare ai tre, più di 60 miliardi di lire. Stefania Nobile e Wanna Marchi vennero condannate in primo grado a 10 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. In appello, Marchi venne condannata a nove anni e sei mesi e Nobile a nove anni e quattro mesi. Condanne confermate dalla Corte di Cassazione. Do Nascimento, invece, venne condannato a quattro anni con rito abbreviato. Promise a Striscia la Notizia, che lo aveva rintracciato, che sarebbe tornato in Italia per fare i conti con la giustizia, ma ovviamente non lo fece mai.

Il ritorno in televisione e le polemiche

Nel 2015, Wanna Marchi e Stefania Nobile sono tornate in libertà. E la televisione non ha resistito. Oltre a un loro programma, chiamato Ora parlo io, sono apparse nella trasmissione di Barbara D'Urso, Live – Non è la D'Urso. Inoltre, i loro nomi sembravano essere tra quelli dei concorrenti dell'Isola dei famosi 2017, ma a seguito dell'ondata di polemiche, vennero escluse. In un'intervista a Chi, dichiararono:

Noi abbiamo sbagliato e pagato tutto quello che c’era da pagare. Oggi siamo due cittadine oneste e pulite che hanno bisogno di lavorare. (…) Cosa volete dalle Marchi? Abbiamo fatto nove anni e passa di carcere. Volete darci la pena di morte?

Cosa fanno oggi Wanna Marchi e Stefania Nobile

Wanna Marchi e Stefania Nobile
Wanna Marchi e Stefania Nobile

Oggi ritroviamo Wanna Marchi protagonista della docuserie Netflix Wanna. Dopo gli anni trascorsi in carcere ha lavorato come barista e come food blogger, pubblicando sui suoi social, video e foto di ricette. Fino a tre anni fa, si era stabilita in Albania con la figlia Stefania Nobile. Le due donne raccontarono al settimanale Chi, che dopo il carcere avevano trovato difficoltà a rifarsi una vita in Italia, perché nessuno intendeva offrigli un lavoro. Così, si erano trasferite in Albania. Al settimanale diretto da Alfonso Signorini raccontarono:

Gestiamo tre locali. È rischioso. Ma noi siamo brave imprenditrici e lo stato albanese, se capisce che tu lavori per il bene dell'Albania e non vuoi solo far affari e sparire, ti aiuta. Sa, non è facile sentirsi sporchi nonostante un debito strapagato con la giustizia a caro prezzo: forse questa era l'unica soluzione.

A fine agosto, Wanna Marchi ha affrontato la morte del secondo marito, Francesco Campana, che è stato al suo fianco per 35 anni.

179 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views