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Sinead O’Connor istruì i figli sulle sue volontà: “Chiamate il commercialista prima del 911”

Il Mirror riporta una vecchia intervista di Sinead O’Connor, rilasciata nel 2021. La cantante, morta a 56 anni, istruì i figli sulle sue volontà in caso di morte: “Devono chiamare il commercialista prima del 911” così da assicurarsi che le case discografiche “non inizino a pubblicare i dischi senza comunicare loro dove fossero i soldi”.
A cura di Gaia Martino
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Sinéad O'Connor aveva dato ai suoi figli chiare istruzioni su cosa fare in caso di sua morte "fin da quando erano molto piccoli". Il Mirror fa sapere che la celebre cantante, morta a 56 anni due giorni fa, in una vecchia intervista raccontò di aver spesso affrontato l'argomento morte con i figli, Jake Reynolds, 34 anni, Roisin Waters, 27, e il sedicenne Yeshua Bonadio, affinché potesse tutelarli dal punto di vista economico qualora lei fosse venuta a mancare.

Cosa disse Sinead O'Connor ai figli in caso di morte

"Vedete, gli artisti morti hanno molto più successo rispetto a quando sono vivi": così Sinead O'Connor nel 2021, in un'intervista, provò a spiegare cosa aveva detto ai figli in caso di sua morte. "È un po' disgustoso quello che fanno le case discografiche" – confessò – e per questo motivo rivelò di aver "sempre istruito" Jake Reynolds, Roisin Waters e Yeshua Bonadio sul comportamento da adottare nel caso in cui lei morisse. "Devono chiamare il commercialista prima del 911" così da assicurarsi che le case discografiche "non inizino a pubblicare i dischi senza comunicare loro dove fossero i soldi".

Le ultime sulla morte di Sinead O'Connor

La polizia di Londra ha rilasciato ieri una nota per annunciare di aver trovato il corpo senza vita di Sinead O'Connor nel suo appartamento di Londra, dove si era trasferita da poco. Le cause della morte della cantante non sono state rese note, ma la Polizia inglese non la tratterà come sospetta, come si legge sempre nella nota stampa riportata dalla Reuters. La voce di Nothing Compares 2 U dallo scorso anno viveva con un profondo dolore, quello provato per la perdita del figlio Shane, morto suicida a 17 anni. La sofferenza la spinse a pensare anche lei al suicidio: "Un dolore così forte che la spinse a pensare anche lei al suicidio: "Ho deciso di seguire mio figlio. Non ha senso vivere senza di lui. Tutto ciò che tocco, lo rovino. Sono rimasto solo per lui. E ora se n'è andato. Ho distrutto la mia famiglia. I miei figli non vogliono conoscermi. Sono una persona di mer*a. E voi tutti pensate che io sia carina solo perché so cantare. Non lo sono" disse in una serie di tweet" scrisse in un post poco dopo la tragedia.

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