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Mariusz Sodkiewicz, ex dipendente Rai come Franco Di Mare: “Ho preso il mesotelioma negli uffici”

L’ex dipendente della Rai lavorava nella sede di viale Mazzini. È stato esposto all’amianto: “Facevano controlli per pesare il numero di fibre nell’aria. Posso essermi esposto soltanto in ufficio”.
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L'ombra dell'amianto su Viale Mazzini e sulla Rai. Dopo le denunce di Franco Di Mare arrivano quelle di un ex dipendente, di nome Mariusz Sodkiewicz, che a La Repubblica racconta di essersi esposto alle fibre pericolose negli uffici centrali dell'azienda del servizio pubblico. Secondo quanto rivelato dall'ex dipendente, la Rai negli anni avrebbe stanziato milioni di euro per cercare di risolvere un problema di cui era a conoscenza: “Facevano controlli per pesare il numero di fibre nell’aria. Posso essermi esposto soltanto in ufficio”. 

Il racconto

Mariusz Sodkiewicz ha lavorato per 22 anni nella sede Rai di viale Mazzini. Ogni anno, quando si cambiavano i calendari, le raccomandazioni dei colleghi: "Ogni anno quando si appendevano i calendari qualcuno diceva “non fate buchi al muro che c’è l’amianto”. Quelle che sembravano battute, erano tragiche attestazioni di realtà. Il quotidiano racconta che Mariusz Sodkiewicz parla con la voce segnata dalla malattia. Ogni tanto si ferma, prende un respiro, lascia partire un colpo di tosse. La sua storia svela una realtà inquietante che è stata celata per decenni: il palazzo simbolo della tv italiana, già noto per i suoi problemi strutturali, è possibile che sia stato anche un luogo di esposizione a sostanze pericolose per chi vi lavorava quotidianamente.

Il mesotelioma: la segnalazione di Franco Di Mare

Certo, il tempismo con cui viene fuori questa storia lascia pensare. Durante gli anni di Governo di centro-sinistra, le storie sull'amianto non sono mai venute fuori. Da quando c'è stata la denuncia di Franco Di Mare, che pure ha contratto il mesotelioma probabilmente negli anni in cui è stato inviato di guerra, si è aperto un varco per poter raccontare anche altre storie che aspettavano evidentemente il momento giusto per venire a galla. Secondo quanto riportato da La Repubblica, per anni, la Rai ha cercato di affrontare il problema, stanziando milioni di euro per contenere ed eliminare le fibre di amianto. Tuttavia, i rischi erano già presenti e diffusi tra coloro che operavano all’interno dell’edificio. I controlli effettuati per monitorare la qualità dell’aria non sarebbero bastati a proteggere completamente i dipendenti.

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