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Il principe Harry ha vinto la causa contro il Daily Mirror: “Vittima di intercettazioni illegali”

Il principe Harry ha vinto il processo contro il Daily Mirror. Il gruppo editoriale britannico è colpevole di aver intercettato il Duca di Sussex e di aver reperito informazioni sul suo conto in maniera illegale. È stato previsto per il secondogenito di Carlo III anche un risarcimento.
A cura di Ilaria Costabile
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Il principe Harry ha vinto la causa contro il Daily Mirror. Il giudice che ha seguito il processo ha emanato la sentenza secondo cui il secondogenito di Re Carlo sia stato effettivamente vittima di intercettazioni di messaggi vocali, oltre che raccolta illegale di informazioni sul suo conto, reperite dai giornalisti che fanno parte del gruppo Mgn.

La vittoria contro il Mirror e il commento di Harry

Il celebre gruppo editoriale britannico, quindi, sarebbe uscito sconfitto da questa battaglia legale, dal momento che al duca di Sussex è stato anche riconosciuto un risarcimento che ammonta a 140.600 sterline, ovvero circa 160mila euro. Il principe ha commentato l'esito della vicenda affidando un messaggio al suo avvocato, David Sherborne, in cui ha sottolineato la vittoria ottenuta e ha dichiarato con una certa soddisfazione: "Mi è stato detto che uccidere i draghi ti brucerà, ma alla luce della vittoria di oggi e dell'importanza di fare ciò che è necessario per una stampa libera e onesta, è un prezzo che vale la pena pagare". 

La battaglia del Principe Harry contro la stampa britannica

Da tempo, il secondogenito di Re Carlo, aveva maturato l'idea che la stampa britannica si fosse scagliata contro lui e sua moglie Meghan Markle, rendendo quest'ultima un bersaglio, oggetto di attacchi continui, difficili da gestire. Il processo contro il Daily Mirror è iniziato lo scorso giugno e in quell'occasione il principe aveva dichiarato: "La mia speranza è porre fine alla follia della stampa". Per la prima volta dal 1980, un membro della casa reale aveva deciso di agire per vie legali nei confronti di un gruppo editoriale e, nel caso specifico, Harry lamentava il fatto che i tabloid britannici avessero interferito nella sua vita privata sin da quando era solo un ragazzino, minando la sua privacy anche con intercettazioni illegali.

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