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Enrico Brignano: “Chi guida un’ambulanza e fa lavori umili merita più attenzione di un influencer”

Enrico Brignano arriva a teatro con lo spettacolo “Ma… diamoci del tu”. Un titolo che, per l’attore, è anche uno spunto di riflessione per le persone a cui dare del ‘tu’ e del ‘lei’: “Riservo il ‘tu’ a chi ha la forza di combattere per la pagnotta, non capisco perché la gente a livello di cose umili debba avere meno attenzione degli influencer”.
A cura di Elisabetta Murina
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Martedì 18 dicembre Enrico Brignano arriva all'Auditorium della Conciliazione con il suo spettacolo Ma… diamoci del tu!, scritto insieme a Manuel D'Angelo e in collaborazione con Alessio Parenti. Alla vigilia del debutto, il noto attore e comico si è raccontato in un'intervista a La Repubblica, parlando della sua vita privata e dello show che sta per portare in scena.

"Chi guida un'ambulanza merita più attenzione degli influencer"

Il titolo dello spettacolo, Ma.. diamoci del tu, fornisce a Brignano uno spunto per riflettere sulle persone a cui dare del tu e del lei. A riguardo, l'attore ha un'idea ben precisa, che fa riferimento anche alla categoria degli influencer:

Il ‘lei' mi verrebbe da riservarlo soltanto a chi se lo merita per dignità, mentre quotidianamente il pubblico per me è amico. Personalmente riservo il ‘tu’ a chi ha la forza di combattere per la pagnotta, a chi non vede il salario minimo, e non capisco perché la gente a livello di cose umili, eppure riconosciuta come necessaria, che spende il suo tempo in lotte impari, in lavori per me più importanti di quelli velleitari, gente che si prende cura di bagni e autogrill, e di dure fatiche notturne, da guardie giurate o da ambulanzieri, o lavatori di auto, debbano avere meno fortuna e attenzione degli influencer.

La famiglia di Enrico Brignano: la moglie Flora Canto e i figli

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Enrico Brignano è sposato da due anni con Flora Canto ed è padre di due figli, Nicolò e Martina. "La nostra prole non fa altro che sentir parlare di lavori di scena, in tv, con particolari di trucco", ha raccontato l'attore a proposito del fatto che i piccoli di casa potrebbero crescere in una "famiglia d'arte" a tutti gli effetti. Il più piccolo ha solo due anni, mentre la primogenita della coppia ne ha sette. Al momento, il comico romano si sta quindi concentrando sulla sua famiglia ma anche sul lavoro, intenzionato a non fare nemmeno un passo indietro:

Sono papà, ma stabilire la mia anagrafe è relativo: col pubblico devi essere eterno. Forse, non è che sia un fatto conclamato, mi vogliono gagliardo come altri miei predecessori: Proietti, Albertazzi… Ho messo su famiglia, sono oltre gli “anta”.

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