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Edoardo Santini e la conversione iniziata nel 2020, la nonna disapprova: “Per te pensavo ad altro”

È iniziata a cavallo tra la fine del 2021 e la prima metà del 2022 la conversione di Edoardo Santini, il modello 21enne che sta studiando per diventare prete. Nascosta tra le foto postate su Instagram c’è la sua versione di una storia che ha incuriosito migliaia di coetanei. Una storia cominciata dalla disapprovazione della nonna e da lunghi mesi di silenzio sui social, una solitudine cercata per ritrovare se stesso.
A cura di Stefania Rocco
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È cominciata a cavallo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 quella parentesi fatta di solitudine, e di silenzio social, che ha infine spinto Edoardo Santini, modello che studia per diventare prete, ad annunciare il suo ingresso in seminario. Una storia, quella del 21enne che nel 2019 fu eletto “Il più bello d’Italia”che è nascosta tra le pieghe delle foto postate su Instagram, strumento che padroneggia al pari di ogni coetaneo, ma che ha scelto di utilizzare in maniera diversa, consapevole, per poter mettere la sua esperienza al servizio di Dio.

La disapprovazione della nonna: “Alla tua età pensavo ad altro”

Non fate come mia nonna che, seppur rimanendo incollata a Tv 2000, mi viene a dire ‘eh, ma alla tua età pensavo ad altro’”. Lo scriveva Edoardo in un post pubblicato su Instagram il 14 luglio 2020. È con quel post, arrivato dopo mesi di silenzio, che Edoardo comincia a introdurre i suoi followers alla sua nuova vita, votata al servizio di Dio. Un’anticipazione di quella che sarebbe stata la virata impressa al suo percorso era arrivata mesi prima, a gennaio.

Ho scoperto di non essere solo. Ti amo, vi amo”, scriveva Edoardo. Chi lo segue non lo sapeva ancora ma quel “ti amo” era riferito proprio a Dio e al cambiamento operato nella sua vita. Solo qualche mese più tardi, il modello avrebbe spiegato quanto stava accadendo, il proposito cui dedicarsi nonostante la disapprovazione della nonna, ritenuta tanto importante da essere citata quale unico esempio di “cosa non fare”. “Si avvisa la gentile clientela che se un ragazzo ha una relazione con Dio, non significa voglia farsi prete”, scriveva ancora. A distanza di un anno, i recenti sviluppi – Edoardo è entrato nel “Periodo Propedeutico”, che precede l’ingresso ufficiale in seminario – dimostrano che, almeno a proposito di quell’aspetto, Santini ha cambiato idea.

Il silenzio sui social, poi i motivi della conversione: la storia di Edoardo Santini

Per la prima volta dopo quel bagno di popolarità ottenuto dopo la vittoria del titolo di “Più bello d’Italia” – la versione maschile del più famoso “Miss Italia” – Edoardo comincia a diradare la sua presenza sui social. Si dedica ad altre passioni, principalmente alla riscoperta della sua fede. “È da tanto tempo che non pubblico qualcosa, soprattutto qualcosa che riguarda realmente me. C’è un motivo: dovevo riscoprirmi, dovevo capire il senso di alcune cose”: così comincia il post nel quale Santini racconta quanto è accaduto lontano dai set fotografici e dai riflettori:

Avrei potuto continuare a pubblicare foto che mi hanno scattato per dei lavori, oppure continuare a condividere il mio fascino, ma non avrei trovato soddisfazione dal momento che non sapevo dare un senso a quello che facevo Mi piace la foto, la pubblico. Fine. Ma perché quella foto? Cosa trasmette? Voglio che trasmetta qualcosa? Cos’è l’arte? Cos’è il bello? Dopo qualche like e qualche commento carino che innalza l’autostima non avrei risolto niente. In questi ultimi tempi volevo capire chi realmente io fossi per poter davvero arrivare a Vivere. Ho deciso quindi di pubblicare una serie di post per raccontarmi ai miei 2 followers. Voi direte “ma chi ti si fila?”. Onesto, ma sinceramente sono un po’ stufo di continuare a soddisfare le aspettative degli altri su di me. Mi sono accorto che non sappiamo più prenderci un momento per noi e soprattutto trovarne per gli altri. Siamo presi da tutto questo fare come se fossimo dei corridori con una benda sugli occhi. Ma dove vogliamo andare di preciso?Ed è proprio su questo punto che io ho battuto la testa da ormai anni, soprattutto l’ultimo. […] Avevo bisogno di fare come consigliava Seneca: allontanarmi da tutto e da tutti rimanendo di tanto in tanto in contatto con una società che non ti avrebbe capito. Ma più che allontanarmi dagli altri, avevo bisogno di relazionarmi in maniera più profonda con Dio. Eccoci, l’ho detto. Da lontano riesco a vedere una bocca aperta, una faccia imbambolata a guardare lo schermo. “Dio”. Che parola strana pronunciata da un adolescente medio italiano. Ebbene sì: Dio è fondamentale per me e la mia Felicità dipende da Lui.

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