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Chef Rubio a processo per diffamazione: “Definì ‘maiali’ i poliziotti che uccisero Aldrovandi”

A settembre 2020 Rubio ha pubblicato un Tweet infuriato per il fatto che alcuni cassonetti dei rifiuti fossero stati posizionati a Ferrara nel punto esatto dove c’è una lapide in ricordo di Federico Aldrovandi. Nel 2005 il giovane venne pestato a morte dai poliziotti, che lo chef definì: “4 maiali”.
A cura di Giulia Turco
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Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, è finito sotto processo per diffamazione. I fatti risalgono al settembre 2020, quando il noto chef della tv ha pubblicato un tweet in cui criticava aspramente le forze dell’ordine contestualmente alla morte di Federico Aldrovandi, il 18enne pestato a sangue nel 2005.

Il caso Aldrovandi e i cassonetti davanti alla lapide di Federico

Era il 25 settembre del 2005 quando il diciottenne Federico Aldrovandi moriva pestato a morte dalla polizia a Ferrara. Ci sono voluti tre anni di processo e una lunga battaglia da parte dei familiari perché la morte del giovane venisse riconosciuta in tribunale come omicidio. I Quattro agenti di polizia che lo uccisero di botte vennero condannati a tre anni e sei mesi di carcere. Tre anni sono stati condonati dall’indulto. A far infuriare Rubio nel 2020 era il fatto che alcuni cassonetti dei rifiuti fossero stati posizionati a Ferrara, in via Ippodromo, proprio dove c’è una lapide in ricordo del giovane.

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Cosa scrisse Chef Rubio su Twitter

Il cuoco espresse sui social aspre critiche indirizzate al Comune di Ferrara, ma anche contro le forze dell’ordine. “Caro Comune di Ferrara, anche se avete messo l’installazione ‘la Monnezza’ proprio a denunciare che chi uccise un ragazzino inerme furono 4 maiali della @Poliziadistato di Ferrara (@Sindacato Sap ancora in servizio), potresti far sposare i cassonetti?”, recitava il Tweet. Il segretario del Sap Stefano Paoloni lo ha querelato e portato davanti al giudice del tribunale di Ferrara. Durante la prima udienza nella giornata del 16 novembre, è stata disposta la trasmissione degli atti al tribunale di Velletri, essendo Rubio residente a Frascati. “Paoloni è di Rovigo, il Sap sta a Roma, è eccentrico che sia stato incardinato a Ferrara il processo”, ha fatto notare l'avvocato Anselmo. Il legale ha anche fatto notare come nell’imputazione fosse scomparsa una parentesi dal testo del tweet, che così avrebbe potuto lasciare intendere che la locuzione “4 maiali” fosse riferita anche al sindacato.

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