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Caso Michele Guardì, Rai apre indagine interna dopo i fuorionda con frasi sessiste e omofobe

L’azienda, tramite un comunicato, ha fatto sapere di avere “dato mandato per l’apertura di un audit interno e di tutte le procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardì”.
A cura di Daniela Seclì
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Rai ha deciso di avviare un'indagine interna, dopo i fuorionda di Michele Guardì trasmessi da Le Iene. Nel servizio in onda nel programma di Italia1, insulti omofobi e sessisti, oltre a espressioni rabbiose nei confronti del conduttore Giancarlo Magalli. In queste ore, il comunicato della Rai.

Rai apre indagine interna su Michele Guardì dopo i fuorionda de I fatti vostri

In un breve comunicato, Rai ha fatto sapere di avere deciso di approfondire l'accaduto già mercoledì 29 novembre, dopo la messa in onda del servizio de Le Iene: “Già nella giornata di ieri, mercoledì 29 novembre, ha dato mandato per l’apertura di un audit interno e di tutte le procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardì. La decisione è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre, su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuori onda del regista e sue dichiarazioni”.

La difesa di Michele Guardì

Nel servizio de Le Iene, i fuorionda in cui Michele Guardì dà del cane a Giancarlo Magalli. Inoltre, inveisce: "Signorina sorrida, finga di esistere. Che caz** mangia la put**na". E ancora: "Mi è passata la tr**a dietro per caso?" e "Leva sto fro**o di mer**, levalo, levalo, leva il fro**o". Michele Guardì si era difeso in un'intervista rilasciata a TvBlog:

Hanno montato vecchie cose, montando in fila cose che in 5600 puntate si possono dire. Ma sono cose vecchie. Dicono che sono sessista? È una sciocchezza, non è basata su nulla di serio. Non mi crea nessun problema con la Rai.

In queste ore la decisione dell'azienda di avviare un'indagine interna. Intanto, anche Giancarlo Magalli ha provato a spezzare una lancia a suo favore. Il conduttore ha dichiarato a La Stampa:

Dovrei essere l'unico a sentirmi offeso ma io conosco Michele e so come scherza con i cameramen. All'epoca del fuorionda fecero un compact disc. Certo è esecrabile, certe parole non andrebbero dette mai. Michele lavora da 40 anni in Rai. Ha molto guadagnato, molto lavorato ed è anche molto invidiato. Adora scherzare con chi lavora e in cuffia si permette qualche libertà. Le Iene ci hanno ripreso mentre per gioco ci chiamavamo ‘cane’. Ma di solito ci diamo del ‘porcone’. Ma solo perché ci piace mangiare, sempre in lotta con la dieta. Mi dispiace comunque per insulti che nessuno dovrebbe sentire.

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