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Ornella Muti: “Per Mario Monicelli non ero solo bella. Berlusconi mi porto in tv, ma non lo rifarei”

Ornella Muti si racconta in una intervista in cui ripercorre la sua carriera nel cinema, fatta di incontri speciali e anche di ruoli difficili da interpretare. È stata anche protagonista in tv, ma a distanza di anni, è convinta che non sia mai stato il suo mondo.
A cura di Ilaria Costabile
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Ornella Muti è una delle attrici più amate del cinema italiano, la sua bellezza è stata in più occasioni una dote limitante, perché alcuni registi si sono soffermati sul suo aspetto, non considerando altro come racconta a La Repubblica. La sua infanzia è stata segnata dalla perdita del padre: "Troppo presto, ero riservata, ricordo che non mi piaceva parlarne a scuola. Quella mancanza ha segnato la mia vita. Eravamo tre donne, mia madre era straniera. Non era facile". Ed è forse anche per questa mancanza che ha voluto costruire una famiglia, con i suoi figli, che fosse quanto più unita possibile: "Mia figlia Carolina ha perso il compagno, con due bimbi piccoli. Siamo una famiglia che si dà una mano, tutta, sempre, ne vado fiera". 

Gli inizi nel cinema

Il cinema è arrivato presto nella vita di Ornella Muti, quando aveva appena 14 anni, e da Francesca Romana Rivelli è diventata l'attrice che noi tutti conosciamo, a darle il suo nome d'arte è stato Damiani: "Il cognome andava cambiato perché c’era Lisa Rivelli. Damiani però mi ha cambiato anche il nome. Peccato". Fu proprio con lui che ha vissuto alcuni dei momenti più difficili della sua carriera che, di fatto, era agli albori:

Sono arrivata sul set a 14 anni, papà morto da tre. Ero chiusa, non volevo scavare nel dolore, hanno pensato “diamole uno schiaffo e via”. Questo mi ha creato un blocco nel piangere in scena. A un certo punto mamma gli disse: “A bello, basta, eh!”

I partner cinematografici di Ornella Muti, da Francesco Nuti a Troisi

Nella sua carriera ha lavorato con personaggi che hanno segnato a loro modo la storia del cinema, tra i tanti anche Francesco Nuti: "Il colpo grande è quando la vita cambia in modo così drastico, ancor più della morte. Francesco, era un ragazzo semplice, dopo il lavoro e la cena suonava la chitarra e si cantava. Tutta colpa del paradiso e Stregati mi sono rimasti nel cuore". Tra i suoi partner cinematografici, quello che Ornella Muti ricorda con affetto è senza dubbio con Adriano Celentano, con il quale c'è stata anche una storia d'amore, argomento su cui sono soliti soffermarsi i più:

Siccome si finisce a parlare sempre di quello, uno non riesce a dire altro. Ma sul set Adriano faceva ridere chiunque, giocava, era bello lavorare con lui. È vero che ogni tanto bisognava interrompere e ripetere il ciak per le sue continue gag, ma i set con lui, Castellano e Pipolo, erano una festa. I suoi film sono quelli per cui mi conoscono di più, in Italia e Germania. Nel resto del mondo mi citano Greenaway

Tra gli altri, Ornella Muti ha lavorato anche con Massimo Troisi, nel film di Ettore Scola: "Massimo dopo il film mi chiamò: “Vado a Houston per un controllo, vediamoci quando torno, noi del segno dei Pesci”. Era sensibile, aveva fame di vita e un senso di precarietà legato alla sua condizione". 

Onrnella Muti e Francesco Nuti
Onrnella Muti e Francesco Nuti

Il cameo in tv tramite Silvio Berlusconi

Nella sua carriera, tanti sono i ruoli da lei interpretati tra cui uno accanto a Renato Pozzetto nel film Nessuno è perfetto, dove interpretava una donna trans: "È incredibile che con tutte le lotte Lgbtq+ questo mio ruolo di transessuale, affrontato in tempi in cui questi argomenti non si toccavano, sia passato in sordina. È un bellissimo film che diceva tante cose, la difficoltà di quest’uomo che ama rispetto al giudizio degli altri, le faceva mettere una pancia finta…". Tra i suoi grandi estimatori, però, c'è sempre stato Mario Monicelli che ha sempre sottolineato come oltre alla sua bellezza ci fosse altro su cui soffermarsi:

Mario lo porto nel cuore. Era meraviglioso, senza fronzoli. Quanto alla bellezza, sono d’accordo con lui, la gente si fermava a volere quello. L’etica del set l’ho sempre avuta, il rispetto della troupe. Trovo poco etici gli attori con le bizze

Cinema, ma anche televisione, a portarla sul piccolo schermo fu Silvio Berlusconi, ma quel periodo non è tra quelli che ricorda con piacere, perché la televisione è molto distante dal carattere di Ornella Muti:

L’ho conosciuto prima che entrasse in politica. Venne in Svizzera per convincermi a fare Premiatissima. Gli dissi: ho Carolina appena nata, allatto. Lui fece abbattere una parete, creò una camerino dove potevo riposare, allattare. Ho fatto balletti e altre cose che non farò mai più.

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