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Nino Frassica: “Invecchiare è un’arte, alcuni miei colleghi ci soffrono”

Politicamente corretto, il tempo che passa e i più bravi nel suo campo: Nino Frassica a ruota libera in una nuova intervista.
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Nino Frassica è il protagonista di una intervista a La Repubblica in occasione del debutto con il nuovo spettacolo teatrale "Maledetti amici miei…Il ritorno", ispirato al programma di Rai2 del 2019 con Alessandro Haber, Rocco Papaleo e Giovanni Veronesi. I comici sono malinconici, si dice, lui risponde: "È un luogo comune. Certo c’è molta differenza tra la scena e la vita, nel privato non si può avere sempre la voglia di divertire". Il politicamente corretto: "Se la correttezza vuol dire mettere un limite, quindi censurare, non va bene. Noi comici dobbiamo essere liberi di dire quello che vogliamo, senza offendere".

Le parole di Nino Frassica

Checco Zalone, Carlo Verdone e Pierfrancesco Favino. Sono i tre attori migliori, nei loro campi, secondo Nino Frassica: "Checco Zalone mi fa ridere moltissimo. Lui è libero". E su Carlo Verdone: "Il più bravo in assoluto. Prendi un pezzo qualsiasi di un suo film e dici: ‘Che bravo". Favino è invece il miglior attore drammatico. E sul tempo che passa:

Cerco di fregarmene. I miei coetanei si deprimono perché non vogliono accettare gli anni che passano. La verità è che si soffre, invecchiare è un’arte. Anche i grandissimi da vecchi hanno sbagliato. Alberto Sordi era un gigante ma gli ultimi film non erano così belli. Bisogna stare attenti alla smania di fare. Il calciatore anziano sa che le gambe non sono più quelle di una volta, l’artista no. Io voglio capire fino a quando posso giocare.

Le nuove generazioni

La differenza con le nuove generazioni: “Figurati se mi chiamano, in Rai ci sono Mina, Walter Chiari, che se ne fanno di me”. È cambiato tutto, c’è YouTube, è molto più facile farsi conoscere. Sono sicuro che ci sono talenti, miei coetanei, che non ci hanno mai provato". 

Renzo Arbore e Nino Frassica
Renzo Arbore e Nino Frassica

Un nuovo show con Renzo Arbore

Il sogno di un nuovo show con Renzo Arbore: "Renzo è abbastanza volubile, quando pensavamo a qualcosa dopo Indietro tutta, l’indomani non rideva come il giorno prima. Mettevamo tutto in discussione, diventando pignolissimi, alla ricerca del vero nuovo. Cambiare totalmente è raro, lui ha cambiato davvero, sempre: pensi ad Alto gradimento e a Quelli della notte". 

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