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Leo Gassmann: “Perché ho soccorso quella ragazza dopo lo stupro? Lo avrebbe fatto chiunque”

Leo Gassmann, che sarà protagonista di uno spettacolo contro il bullismo, ha commentato il gesto di qualche settimana fa, quando ha salvato una ragazza vittima di stupro: “Lo avrebbe fatto chiunque” dichiara il cantante.
A cura di Ilaria Costabile
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Leo Gassmann sarà protagonista di un recital il prossimo 28 maggio ideato per aiutare i bulli e i bullizzati, abbracciando una causa di cui si fa portavoce già da tempo che è quella contro il bullismo. Il cantante, intervistato da Leggo, ha parlato anche del recente episodio che lo ha visto amaramente coinvolto, quando a Roma ha soccorso una ragazza dopo uno stupro. In più occasioni non si è definito un eroe, ma ha sottolineato quanto sia importante diffondere un messaggio chiaro, ovvero quello di bloccare ogni forma di violenza e aggressività.

Il commento dopo aver salvato la ragazza

Un gesto che ha suscitato non poche reazioni quello di Leo Gassmann, elogiato sui social e non solo, per aver avuto il coraggio di intervenire invece di girare la faccia dall'altra parte e procedere per la sua strada: "Sono convinto che altre persone avrebbero fatto lo stesso. Ho scelto di renderlo pubblico soltanto sui social, sono molti i ragazzi che mi seguono online" ha rivelato l'ex concorrente di X Factor alla testata. In merito alla ragazza, poi, ha aggiunto: "L'ho sentita, ci sono stati i ringraziamenti, ora sta bene". 

Leo Gassmann e il musical contro il bullismo

Leo Gassmann oltre a fare fattivamente la sua parte nella vita di tutti i giorni, sarà protagonista di uno spettacolo nell'ottava Giornata Nazionale Giovani contro il Bullismo, lo show si chiama Bullo Man, e si tratta di un musical che si terrà il 28 maggio all'Auditorium della Conciliazione a Roma, realizzato e organizzato dal Centro Nazionale contro il Bullismo – Bulli Stop. A Leggo, il giovane figlio d'arte ha dichiarato:

Lo spettacolo creato da 200 ragazzi che tutto l'anno lavorano per sensibilizzare giovani al bullismo che, a causa del lockdown, è diventato cyberbullismoBisogna condannare il bullismo, ma ritengo che il bullo vada soprattutto riabilitato e che debba essere preso sotto braccio per indicargli la strada giusta, perché spesso la voglia di fare del male è conseguenza del vuoto che si ha dentro.

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