Addio Bo Hopkins, cattivo del Mucchio Selvaggio

Bo Hopkins è morto. Aveva 80 anni, famoso per essere stato il cattivo nei film dell'epoca d'oro: "Il mucchio selvaggio" di Sam Peckinpah, "American Graffiti", "Getaway", "Fuga di mezzanotte". Con Sam Peckinpah aveva recitato in atlri due film, appunto "Getaway" e "Killer Elite". È morto il 28 maggio, ricoverato al Valley Presbyterian Hospital di Van Nuys, Los Angeles. Ne ha dato annuncio della scomparsa, la sua seconda moglie Sian Eleanor Green, che aveva sposato nel 1989. L'attore era ricoverato dallo scorso 9 maggio in seguito a un attacco di cuore.
La vita di Bo Hopkins
Bo Hopkins è nato William Hopkins a Greenville, SC, il 2 febbraio 1942. In seguito ha cambiato il suo nome in "Bo" in riferimento al personaggio che ha interpretato in "Bus Stop", la sua prima commedia off-Broadway. Dopo la morte di suo padre, quando aveva solo nove anni, Hopkins è stato cresciuto da sua madre e sua nonna. In seguito ha appreso di essere un bambino adottivo. Bo Hopkins si è arruolato nell'esercito degli Stati Uniti all'età di 16 anni. Dopo il servizio militare, ha deciso di intraprendere la carriera di attore e ha acquisito esperienza in produzioni estive di stock e guest spot in diversi episodi TV.
La carriera di Bo Hopkins
Bo Hopkins ha sicuramente dato il meglio nel ruolo del criminale. Tantissimi i film: "McKlusky, metà uomo metà odio" (1973), "Fuga da mezzanotte" (1978) di Alan Parker. È stato un fuorilegge in Turner, nel film "Il mediatore" di Robert Mulligan (1974) e nel ruolo di Pretty Boy Floyd, un ganster in "Massacro a Kansas City". Nella maturazione, ha affinato anche il ruolo di uomo della legge. È stato lo sceriffo in tanti film, tra questi "Caccia aperta" (1976), "Sweet Sixteen" (1983), "Mutant" (1984), "Weekend all'inferno" (1989), "il giustiziere" (1989), "Scontro finale" (1990), "Fertilize the Blaspheming Bombshell" (1992), "Texas Payback" (1995) e "A Crack in the Floor" (2001).
L'ultima apparizione
Nel 2020, Bo Hopkins è apparso nel suo ultimo film, "Hillbilly Elegy", diretto da Ron Howard, il suo co-protagonista di "American Graffiti". Hopkins lascia la moglie di 32 anni, Sian Eleanor Green; suo figlio, Matthew Hopkins e sua figlia, Jane Hopkins.