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Valentina Rubino morta in un incidente, condanna definitiva per il fidanzato che guidava ubriaco

Il fidanzato di Valentina Rubino morta a 24 anni sulla Cimina in un incidente stradale è stato condannato in via definitiva a sette anni e mezzo di reclusione. Guidava ubriaco.
A cura di Alessia Rabbai
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Valentina Rubino
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Sette anni e mezzo di reclusione per omicidio stradale è la condanna definitiva che la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito nei confronti del fidanzato di Valentina Rubino, morta a ventiquattro anni in un incidente stradale sulla Cimina nel Viterbese. A.R., ventisette anni di origine egiziana, guidava ubriaco dunque è responsabile del tremendo schianto del 2 marzo 2022. Come riporta la testata locale Tuscia Web la sentenza risale allo scorso venerdì 9 febbraio. Tra le aggravanti oltre alla guida in stato di ebbrezza, anche la guida con patente revocata. All'imputato è stata concessa l’attenuante che la vittima non indossava la cintura di sicurezza.

Il fidanzato condannato a 7 anni e mezzo in primo e secondo grado

Il fidanzato di Valentina Rubino era già stato condannato in primo grado a sette anni e mezzo di reclusione. Una condanna poi confermata dalla Corte d'Assise d'Appello prima del verdetto definitivo della Cassazione. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato e l'imputato, difeso dall'avvocato Marco Valerio Mazzatosta, ha potuto beneficiare dello sconto di un terzo della pena.

L'incidente in cui è morta Valentina Rubino

La notte tra il primo e il 2 marzo del 2022 in cui è morta, Valeria Rubino era sul sedile del passeggero dell'Alfa Romeo intestata al padre guidata e dal fidanzato, dietro c'era una coppia di amici. I quattro stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa insieme in discoteca. L'auto stava percorrendo la strada Cimina quando all'altezza del chilometro 11 e del bivio per il Comune di San Martino al Cimino l'automobilista ha perso il controllo.

A seguito dello schianto Valentina è stata soccorsa e trasportata in condizioni gravissime all'ospedale Belcolle di Viterbo, dov'è morta dopo tre giorni d'agonia. Nel tentativo di salvarle la vita era partita una gara di solidarietà tra i cittadini, con un appello a recarsi in ospedale a donare il sangue 0 Rh negativo. A rimanere gravemente ferita anche la ragazza che viaggiava con loro. Alcuni giorni dopo l'incidente il fidanzato si è costituito spontaneamente, confessando che era lui alla guida. Arrestato, si trovava ai domiciliari.

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