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Tre omicidi in sei giorni: cosa sta succedendo a Roma

Sono tre gli omicidi commessi a Roma in meno di una settimana: ad essere uccisi, Luigi Finizio, lo chef Manuel Costa e Stefan Mihai. Ma sono molti di più gli episodi di violenza avvenuti a Roma soltanto nell’ultimo mese.
A cura di Beatrice Tominic
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Nell'ordine: Luigi Finizio, Manuel Costa e Stefan Mihai.
Nell'ordine: Luigi Finizio, Manuel Costa e Stefan Mihai.

In meno di una settimana, sono tre le persone che hanno perso la vita nelle strade di Roma, raggiunti da colpi di arma da fuoco. Una capitale di sangue quella che, negli ultimi tempi, è stata teatro di omicidi e violenza: droga, soldi e criminalità, in alcuni casi legata ai clan Casamonica, Spada e Senese.

È questo il caso, ad esempio, dell'ultima persona uccisa: si tratta di Luigi Finizio, un uomo di 51 anni con precedenti per droga freddato nella serata di ieri mentre si trovava ad una pompa di benzina in cia dei Ciceri, fra il Quadraro e Torpignattara. Finizio era fratello di Girolamo, cognato di Angelo Senese, fratello del boss del clan, Michele detto O' Pazzo.

Ad allertare le forze dell'ordine sono stati i residenti dopo aver sentito i colpi di arma da fuoco provenienti dalla strada: sarebbero quattro i colpi esplosi in totale, uno dei quali ha colpito Finizio al torace. A sparare due persone in sella ad una moto, fuggite subito dopo.

Il suo omicidio arriva a distanza di pochi giorni da quello di venerdì sera, in cui ad essere ucciso è stato Emanuele Costanza, meglio conosciuto come Manuel Costa. Appena due giorni prima, nella serata di mercoledì, invece, è morto freddato con un colpo di pistola esploso a Ponte Mammolo Roman Stefan Mihai, mentre stava passeggiando lungo la via. Oltre a loro, però, negli ultimi mesi sono molti gli episodi di violenza che si sono susseguiti a Roma e alle porte della capitale: due persone gambizzate, accoltellamenti e aggressioni.

Omicidio dello chef Manuel Costa: cosa è successo

Aveva organizzato un appuntamento prima dell'apertura dell'Osteria degli artisti, in via Germano Sommelier nel quartiere Esquilino, dove Costa lavorava come chef. Poi, dopo una breve discussione, lo ha colpito sparandogli addosso: Manuel Costa è morto sul colpo, il corpo abbandonato all'interno di un'automobile insieme all'arma del delitto, una pistola con matricola abrasa. A costituirsi, poco dopo, è stato un ex socio di Costa, Fabio Giaccio, 43enne di Napoli.

Stavolta, secondo quanto appreso dagli inquirente, ad uccidere Costa sarebbe stato un movente economico, legato alla gestione del Metropolis. "Ci eravamo messi d'accordo che a maggio mi avrebbe dato 100 mila euro. Ma mo ‘sti 100 mila euro non me li da finché non lo metto in condizioni di aprirlo. Io gli ho detto non è che dipende da me, dipende da te", si sente dire dallo stesso chef Costa in una nota audio inviata ad un amico, parlando di un incontro con il fratello di Giaccio, che presto sarà ascoltato dagli inquirenti.

Un'altra delle ipotesi investigative, però, è che Giaccio avesse investito per l'affare con Costa soldi della camorra e che, proprio per questa ragione, avesse fretta di riaverli indietro.

Morto con un colpo di pistola a Ponte Mammolo

Ucciso con un colpo di arma da fuoco anche Roman Stefan Mihai, un uomo di nazionalità romena freddato da un colpo di arma da fuoco mentre stava camminando verso casa. A sparare, all'ora di cena, anche in questo caso sono state due persone in sella al motorino, fuggite subito dopo gli spari: stavolta il movente sarebbe da ricercare nella mancata spartizione dei bottini provenienti da furti e rapine.

Gli altri casi di violenza a Roma

Un altro omicidio è avvenuto il mese scorso nella notte dell'11 febbraio 2023, in via dei Sesami, all'angolo con viale Palmiro Togliatti, a Centocelle: ad essere ucciso, per quella che sembra una lite scoppiata a causa di un parcheggio, è stato il caporale dell'Esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Ad ucciderlo, Mohamed Abidi, un ex calciatore che nel corso della sua carriera sportiva aveva giocato nella nazionale del Qatar e nel Bologna.

Cambia zona, ma non la violenza: pochi giorni dopo il caporale, ad essere ucciso è stato il cinquantenne Lee Michael Pon, preso a coltellate nella stazione ferroviaria di Valle Aurelia. Ad ucciderlo Renato Sarabia Peralta, che si trovava insieme al figlio sedicenne, oggi collocato in una comunità: il killer ha confessato l'omicidio commesso in un video.

La spirale di violenza nelle vie della capitale, però, non si ferma agli omicidi. Appena tre giorni fa, nella serata di sabato scorso, 10 marzo 2023, nelle strade di  Guidonia Montecelio è stato accoltellato un uomo di 35 anni alla spalla: la lama non ha compromesso gli organi vitali e sul caso sono ancora in corso le indagini. Operato nell'ospedale di Monterotondo, è stato poi trasferito al Sant'Andrea.

L'11 febbraio, infine, due ragazzi sono stati gambizzati in strada a Morena: si tratta di due ragazzi di 21 e 27. Entrambe le vittime sarebbero collegate agli omicidi di Edoardo Sforna e Thomas Bricca, uccisi ad Alatri rispettivamente nel 2011 e alla fine di gennaio del 2023.

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