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News sull'omicidio dello chef Manuel Costa

Omicidio chef Manuel Costa, il killer resta in carcere: ucciso per un debito da 100mila euro

Sarebbe stato ucciso per un affare da 100mila euro Manuel Costa, lo chef romano titolare dell’Osteria degli Artisti. Fabio Giaccio, suo ex socio, gli ha sparato alla testa mentre si trovavano in macchina.
A cura di Natascia Grbic
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Un affare da 100mila euro: per questo sarebbe stato ucciso Manuel Costa, titolare dell'Osteria dell'Artisti e del Metropolis, altro locale che si trovava accanto al ristorante. Secondo quanto riportato da la Repubblica, Fabio Giaccio – il 43enne che gli ha sparato alla testa – voleva reinvestire nel Metropolis, locale che aveva già preso in gestione diversi mesi fa, per poi abbandonarlo quando ha visto che gli affari non andavano bene.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, Giaccio avrebbe prima chiesto a Costa di riavere indietro 30mila euro spesi durante i mesi in cui aveva gestito il Metropolis. Il suo arresto è stato convalidato oggi dal giudice per le indagini preliminari Gaspare Sturzo: l'uomo rimarrà in carcere a Regina Coeli.

"Ho dovuto pagare l’affitto gennaio, febbraio e marzo e sono tre mesi che tengo il locale chiuso – diceva Costa a un suo amico in un audio adesso in mano agli inquirenti – Io indietro non gli ho ridato più una lira logicamente. E neanche ti do niente. Io non ti ho mandato via. Il locale sta qua, tu te ne sei voluto andare via e io ho dovuto pagare i tre mesi di affitto. Mo rivuoi il locale perché non vuoi perdere quei 30mila euro che hai speso. Però mica li ha dati a me. Ci ha pagato gli affitti, li abbiamo pagati insieme".

A quel punto Giaccio avrebbe deciso di prendere di nuovo in gestione il locale. "Noi ci eravamo messi d’accordo che a maggio mi avrebbe dato 100mila euro – spiega la vittima in un altro audio – Ma mo’ sti 100mila euro non me li da finché non lo metto in condizioni di aprirlo. Io gli ho detto non è che dipende da me, dipende da te".

Costa avrebbe avuto un incontro anche con il fratello di Giaccio, che presto sarà ascoltato dagli investigatori. "Mi ha rincastrato il fratello di Fabio, che mi stanno a fa tutte cose e proposte. Te damo i sordi però prima apri il locale. Fra un mese se il locale lo fai funzionare… allora ti diamo i soldi. Io gli ho detto senti: l’ultima volta ha preso, mi ha mollato le chiavi e se n’è andato via".

Tra i due però, sembra che si fosse trovato un accordo. Giaccio avrebbe dovuto portare 5mila euro a Costa per far ripartire il Metropolis. Qualcosa è andato storto, perché l'incontro è finito con il 43enne che ha ucciso il suo ex socio, andandosi poi a costituire nel vicino commissariato.

Giaccio ha precedenti per droga, e nel 2010 era stato arrestato dai carabinieri perché gestiva una delle piazze di spaccio nel casertano. Un'altra delle ipotesi investigative, riportate da Il Corriere della Sera, è che Giaccio avesse investito nell'affare con Costa i soldi della camorra, e che per questo avesse fretta di riavere indietro i soldi. Un investimento ‘sporco' di cui Costa, che dopo essere stato in carcere dodici anni fa aveva cambiato totalmente vita, buttandosi nella ristorazione, non era a conoscenza.

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