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Stop ai veicoli sul Ponte di Ferro: oggi solo rallentamenti (con scuole chiuse per le elezioni)

Il traffico sembra sotto controllo nel primo giorno feriale, dopo l’incendio del Ponte di Ferro, interdetto al transito di veicoli e pedoni, con cambio della circolazione. Stamattina si segnalano solo rallentamenti, ma le scuole sono chiuse per le elezioni. Il terreno di prova saranno i prossimi giorni.
A cura di Alessia Rabbai
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Rallentamenti nelle zone di Ostiense e Marconi, dove la sera dello scorso sabato 2 ottobre c'è stato l'incendio del Ponte di Ferro. Il ponte è chiuso al traffico, interdetto al transito di veicoli e pedoni per ragioni di sicurezza. Una chiusura che, come preannucniato, si potrarrà per diversi mesi, servirà infatti tempo per ripristinare la parte crollata, nonostante fortunatamente la struttura portante sia rimasta in piedi. Non è ancora noto infatti quando riaprirà, i residenti che abitano nel quadrante intessato dall'incendio temono forti ripercussioni al traffico. Da quanto si apprende stamattina, la prima giornata lavorativa dalla chiusura del ponte, la circolazione ha subito solo rallentamenti, la situazione sembra essere sotto controllo. Sul posto sono impegnate diverse pattiglie della polizia locale di Roma Capitale, che hanno rafforzato il servizio sul territorio, con gli agenti che stanno gestendo la viabilità. Non si registrano blocchi o particolari criticità in questa prima giornata. Tuttavia c'è anche da considerare che oggi le scuole sono chiuse per le elezioni, dunque circolano meno persone in strada, il vero terreno di prova per i cittadini sarà nei prossimi giorni.

Come cambia la circolazione tra Ostiense e Marconi

La nuova circolazione tra Ostiense e Marconi cambia, dopo la chiusura del Ponte di Ferro. Chiusura che interssa il tratto compreso da via Antonio Pacinotti a via del Commericio. La circolazione è deviata sulle strade limitrofe. I percorsi alternativi prevedono il transito lungo via Ostiense, via Marconi e via Ettore Rolli.

Scanio: "Incendio sospetto ed inquitante"

Sulle cause che hanno provocato l'incendio del Ponte di Ferro sono ancora in corso gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri, ma l'ipotesi verso la quale si propende è che le fiamme siano partite accidentalmente dalle baracche sottostanti. Un incidente dunque, non un complotto ordito contro Raggi. Sulla vicenda sono intervenuti diversi esponenti della politica, tra i quali Pecoraro Scanio: "Un incendio clamoroso alla vigilia del voto non è solo sospetto, è anche un segnale inquietante contro Roma, contro la sindaca della città e dopo anni di in cui strani incendi, alcuni malavitosi ai quali sono seguiti arresti, hanno distrutto impianti importanti, autobus – ha detto in un video pubblicato su Facebook il presidente della Fondazione Univerde e ex ministro dell'Ambiente – L'aggressività dei delinquenti e dei vandali di Roma deve finire". E ha lanciato un appello rivolto a candidati e liste: "Mi aspetto la solidarietà di tutti, perché è intollerabile che si permettano di dare fuoco alla vigilia delle elezioni".

Calabrese: "Incendio prima del voto"

"L'incendio quando a Roma si vota per la riconferma di Virginia Raggi a sindaca della Capitale, dopo un quinquennio con incendi di tutti i tipi, mentre veniva ripristinata la legalità e risanate le casse coi soldi di ogni romana e romano, senza fare sconti a nessuno – scrive Pietro Calabrese, vicesindaco con delega alla Città in movimento di Roma Capitale – Lo abbiamo dimostrato in questa consiliatura con una determinazione e coraggio mai visti prima, senza mai arretrare nemmeno di un millimetro. E continueremo a farlo anche per i prossimi cinque anni".

Raggi: "Non mollo, amo Roma"

Raggi sull'incendio alla vigilia delle elezioni, dal seggio di Ottavia dove si è recatta per votare ieri mattina ha detto: "Aspettiamo l'esito delle indagini. Io non mollo, amo Roma".

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