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Perché potrebbe slittare la riapertura delle scuole dopo Natale: la situazione nel Lazio

Rientro a scuola a fine gennaio? Fra le ipotesi appare lo slittamento della riapertura delle scuole dopo Natale, anche all’interno della regione Lazio.
A cura di Beatrice Tominic
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È possibile che possa slittare l'apertura delle scuole dopo la pausa delle festività natalizie? Probabilmente sì. A dirlo è la sottosegretaria al Ministero dell'Istruzione Barbara Floridia che propone di valutare la soluzione in base ai singoli casi, mentre il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri afferma che qualsiasi decisione verrà presa anche in base al picco di variante Omicron: se la situazione dovesse assomigliare a quella presente oggi nel Regno Unito, infatti, un ritardo del rientro a scuola potrebbe aiutare nel rallentamento dei contagi. Nella città di Roma e nella regione Lazio, invece, alcune scuole e alcuni comuni hanno giocato d'anticipo, chiudendogli istituti prima di oggi per prevenire il rischio dei contagi a pochi giorni da Natale. Fra i sindaci e i presidi del Lazio che hanno firmato ordinanze o circolari raccomandando la didattica a distanza, si sono espressi i primi cittadini di Anzio e Fiumicino e i presidi della scuola Villa Flaminia e dell'istituto Gesù e Maria del Fleming. Mentre i contagi anche nella città di Roma e in tutte le province del Lazio sono in aumento, la situazione sul fronte scuola resta in aggiornamento.

La situazione in Italia

Come abbiamo visto, fra i primi a favore dello slittamento dell'apertura delle scuole dopo le vacanza natalizie, nella nostra regione e non solo, è il dottor Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, che, nell'intervista per Fanpage.it, dichiara: "La chiusura delle scuole, fisiologica durante le vacanze di Natale, aiuterà a evitare i danni. Dopodiché, o si prolunga questa chiusura se i contagi dovessero essere alti e se si mettesse male o veramente è arrivato il momento di considerare senza se e senza ma un obbligo vaccinale che metta le cose a posto." Fra le tante ipotesi che si stanno prendendo in considerazione in questo periodo, infatti, appare molto gettonata anche quella del Green Pass obbligatorio per gli studenti, come proposto qualche giorno fa dal sindaco di Pesaro e presidente dell'Ali (Autonomie Locali Italiane) Matteo Ricci. Questa prospettiva si presenta, almeno per ora, fra le più apprezzate anche fra gli stessi studenti e le stesse studentesse che in un sondaggio di Skuola.net votano, raggiungendo il 75% delle preferenze, a favore del Green Pass in classe. Diversa, invece, è l'opinione dei presidi delle scuole. Secondo Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, la modifica del calendario scolastico, infatti, non porterebbe a grandi risultati che, invece, si potrebbero ottenere aumentando le vaccinazioni.

Regione Lazio: la fascia d'età più colpita è quella fra i 6 e i 10 anni

La paura che si sta diffondendo in questo periodo, infatti, è che la scuola possa diventare il luogo di massima diffusione del virus: fino a questo momento, infatti, non si erano mai contati così tanti contagi fra bambini e giovanissimi. Nella regione Lazio e nella città di Roma, la fascia di età più colpita dai contagi di coronavirus è quella dei bambini fra i 6 e i 10 anni. Già all'inizio del mese di dicembre analizzando i dati sull'andamento della pandemia messi a disposizione dalla regione, ad esempio, si è notato come proprio il tasso di incidenza del Covid era 6 volte superiore alle fasce d’età già vaccinate.

L'ordinanza che ha previsto la DAD ad Anzio

Fra le prime ad arrivare, nella giornata di venerdì scorso, 17 dicembre, è stata l'ordinanza firmata dal sindaco di Anzio, Candido De Angelis, che ha scelto di chiudere le scuole e riattivare la didattica a distanza in ogni ordine e grado del comune già da questa settimana in via preventiva, per permettere a tutte le persone che studiano o lavorando nel mondo della scuola di godersi in tranquillità la pausa invernale. Anche l'assessora alle politiche della scuola Laura Nolfi ha giudicato la scelta del primo cittadino di Anzio come la "migliore decisione possibile".

La scuola chiusa ad Aranova

Arriva, invece, nella giornata di ieri l'ordinanza con cui il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha chiuso una scuola di Aranova nella giornata di oggi, anticipando di un giorno la sospensione delle attività prevista per la pausa natalizia. La decisione della chiusura della scuola è stata presa a causa del numero in aumento dei contagi covid: sarebbero, infatti, troppe le classi attualmente in quarantena. Il sindaco, che poco meno di una settimana fa aveva già firmato un'altra ordinanza per stabilire l'obbligo di mascherina anche all'aperto e la sospensione degli eventi pubblici, in una nota di oggi ha dichiarato: "Le donne positive sono 245 e gli uomini sono 206, con un’età media di 38 anni. La maggioranza dei casi, il 69% del totale, riguarda le località di Fiumicino e Isola sacra, seguite da Focene (7%), Fregene (6%) e Aranova e Passoscuro (4%)".

DAD anche in alcune scuole di Roma nord

Nella capitale la situazione non è diversa: nella zona di Roma nord sono due le scuole in cui è prevista la chiusura a causa del numero troppo elevato di classi in quarantena. Nella scuola Villa Flaminia, ad esempio, è stata diffusa una circolare che prevede la didattica a distanza preventiva: ad oggi, infatti, sono già 6 le classi in quarantena e, fra queste, 5 sono solo elementari. Anche nell'istituto del Fleming, Gesù e Maria, è stata ristabilita la didattica a distanza fino ad oggi per le classi della scuola primaria, in cui i contagi sono maggiori, mentre per le medie le attività sono state erogate in modalità mista.

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