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Bimbo annegato a Santa Severa, la baby sitter gridava: “Dove sta?”

La baby sitter che avrebbe dovuto controllare il bimbo di 2 anni annegato a Santa Severa ha gridato quando lo ha perso di vista. A tuffarsi è stato il proprietario dello stabilimento in cui si trovavano.
A cura di Alessia Rabbai
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Per il bimbo annegato ieri a Santa Severa rischia di essere indagato anche l'assistente bagnante dello stabilimento. Come responsabile della sicurezza in mare, potrebbe finire anche lui tra poche ore, insieme alla tata, sotto alla lente d'ingrandimento degli inquirenti, un atto dovuto, per consentire le indagini e far luce sulla drammatica vicenda, che ha visto la scomparsa del piccolo, di soli due anni. Un bagnante, che nel primo pomeriggio del 5 luglio ha assistito alla scena, ha raccontato quei drammatici momenti a Fanpage.it.

"Lo stabilimento non era molto affollato, era martedì. L'acqua era completamente torbida, non si vedeva nulla. Abbiamo sentito delle urla all'improvviso, era la baby sitter che gridava ‘Dove sta, dove sta?'. Tutti ci siamo messi a cercarlo, guardando ovunque. Il bambino era sott'acqua, ad un metro e mezzo, due metri di profondità – spiega – A soccorrerlo è stato il proprietario dello stabilimento, che lo ha afferrato, tirato fuori dall'acqua e ha cercato di rianimarlo, praticandogli il massaggio cardiocircolatorio, purtroppo invanamente".

Accertamenti su baby sitter e assistente bagnante

La salma del piccolo è stata trasferita in obitorio e non è stata ancora riconsegnata alla famiglia, il corpicino è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento dell'autopsia. I risultati degli esami autoptici serviranno chiarire le cause che hanno provocato il decesso e aiuteranno gli inquirenti ad accertare eventuali responsabilità a carico della baby sitter alla quale i genitori avevano affidato lui e suo fratello e dell'assistente bagnante di turno.

I carabinieri della stazione di Santa Severa hanno ascoltato diversi testimoni e sul caso indaga la Procura della Repubblica di Civitavecchia, con il pubblico ministero Marina Mannu. Appresa la notizia della tragica scomparsa del bambino sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia. Tra questi, quello del sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei: "Sono addolorato, voglio fare le condoglianze ai genitori a nome di tutta la comunità".

La Fin: "Mai abbassare la guardia"

Sul tema della sicurezza in mare Giuseppe Andreana, coordinatore della Sezione Salvamento del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana Nuoto, ha già spiegato come lo smarrimento dei bambini al mare è una problematica che si è riproposta anche durante questa stagione balneare. Si tratta di "eventi causati da un abbassamento del livello di attenzione da parte delle persone adulte, responsabili della loro vigilanza. Mai abbassare la guardia, neanche quando i bambini giocano a riva, è sempre bene mettere i braccioli ai bambini più piccoli, fin da quando iniziano ad essere autonomi nella deambulazione. Per i neonati si deve prestare la giusta attenzione anche durante il bagnetto a casa, mettendo da parte lo smartphone – ha spiegato – fondamentale è la prevenzione, quando si hanno in carico persone fragili, non solo bambini ma anche anziani o disabili, tutti i motivi di distrazione vanno eliminati".

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