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Renzi: “Nel Pd siamo tutti d’accordo, siamo pronti ad aprire a una coalizione”

Il segretario del Pd Matteo Renzi apre a una coalizione: “Non ci sono problemi nel Pd e siamo tutti d’accordo sulla linea dell’apertura”, dice rispondendo ad Andrea Orlando che chiede atti concreti al segretario dem in vista delle elezioni.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nel Pd sono tutti d’accordo, almeno stando alle parole del suo segretario Matteo Renzi: la linea da seguire in vista delle prossime elezioni politiche è quella dell’apertura. “Non ci sono problemi nel Pd e siamo tutti d’accordo sulla linea dell’apertura”, ha detto parlando con i cronisti a bordo del treno su cui sta girando l’Italia e che oggi è partito da Rimini per raggiungere Misano Adriatico.

Ieri il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva chiesto atti concreti per costruire la coalizione: Renzi spiega quindi che questa affermazione è stata detta “prima che lo sentissi al telefono ieri sera, nel Pd non ci sono problemi”. “E questa – scherza Renzi – è una novità”. Secondo il segretario del Pd, però, la strada di un accordo tecnico a sinistra per apparentamenti nei collegi è in salita: “Non credo sia possibile perché questa legge non permette la desistenza”.

Intanto Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, fa un parziale passo indietro rispetto a qualche giorno fa – quando parlò della possibilità che Gentiloni fosse il candidato premier del partito – e ribadisce che il “leader per noi è Matteo Renzi”. “La strategia resta la stessa, per una coalizione ampia di centrosinistra in cui ognuno scende in campo con il proprio leader”, afferma Rosato intervistato da Radio Capital.

Rosato non risparmia poi un duro commento alle parole del presidente del Senato Pietro Grasso che ieri ha attaccato il Pd: “Il suo giudizio sprezzante sul Pd è inaccettabile”. Il capogruppo dem alla Camera sottolinea che la sua “non è una risposta alla seconda carica dello Stato ma a un rappresentante politico che scende in campo contro il Pd. Capisco il suo affetto verso Bersani. Ma il suo giudizio è inaccettabile, il Pd sta benissimo”.

Anche Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura e vicesegretario del Pd, dice di non condividere le parole di Grasso. Parlando ad Agorà, su RaiTre, spiega: “Ho rispetto per la storia personale e istituzionale del presidente Grasso e chiedo altrettanto rispetto per la comunità del Pd, fatta di migliaia di donne e uomini che ogni giorno ovunque fanno politica con passione e generosità per il bene comune. Rivendico con orgoglio il lavoro fatto dal Partito Democratico in questi anni nel solco dei nostri valori di riferimento. Noi abbiamo voluto la legge contro il caporalato, la riforma del codice antimafia, i diritti civili, la legge sugli ecoreati. C’è una responsabilità superiore rispetto alle nostre divisioni, spero che prevalga per il bene del Paese”. Martina, inoltre, ribadisce che il Pd è “disponibile a dialogare con tutti nel centrosinistra per costruire un’alleanza, un progetto aperto, senza veti. Credo nella possibilità di unire le forze e organizzare insieme una risposta all’altezza dei nostri avversari, destra e Cinque Stelle”.

Aggiornamento: Anche lo stesso Renzi ha risposto alle parole di Grasso: "Sono molto impegnato a riflettere sui contenuti e non a fare polemiche con nessuno. Talvolta le polemiche le ricevo ma non le faccio. Andiamo avanti, non apro nessun fronte e mi occupo di cose concrete. Anzi, ringrazio Grasso perché ha dichiarato ammissibile l'emendamento per rendere facoltativo accompagnare i bambini a scuola. A polemica rispondo con un ringraziamento e senza aprire ulteriori elementi di tensione".

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