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Quirinale, appello di Civati a Sel e M5S: “Candidiamo un ‘non-Nazareno'”

Pippo Civati lancia un appello per puntare su un nome esterno al “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi.
A cura di Davide Falcioni
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Lo scontro tra renziani e minoranza nel Partito Democratico si acuisce giorno dopo giorno. Dopo la "sparata" di Stefano Fassina, che ieri ha accusato Matteo Renzi di essere stato a capo dei famosi 101 che tradirono l'elezione al Quirinale di Romano Prodi, oggi è stata la volta di Pippo Civati. Il milanese all'inizio della settimana aveva dichiarato di essere pronto a investire in un nuovo progetto politico di sinistra, dichiarando che a primavera se ne sarebbe andato dal PD. In quest'ottica va visto l'appello fatto a Sel e Movimento 5 Stelle: dare battaglia contro l'asse Renzi – Berlusconi per la scelta del candidato Presidente della Repubblica, in un'alleanza "NN", "Non Nazareno", in cui convergano la sinistra del Partito Democratico, il partito di Vendola e possibilmente anche i Cinque Stelle. In un post sul suo blog Civati ha scritto:

Tutti coloro che stanno dicendo peste e corna del patto del Nazareno e della sua estensione (e addirittura della sua finalizzazione alla creazione di un nuovo soggetto politico) dovrebbero fare una proposta sul Presidente della Repubblica perché non sia espressione del Nazareno, come ormai scrivono tutti i giornali, e quindi di quella che si può definire una «trattativa privata» (fino alla rottura in Senato, tutti negavano che nel patto ci fosse anche il Quirinale, ma ormai tutti ammettono che non era vero).

Se fosse un’iniziativa che nasce in Parlamento, oltre al Nome della Rosa (e alla Rosa dei Nomi), costringerebbe tutto il Pd a un dibattito vero, non al solito ‘canguro’ tra le dichiarazioni, al termine delle quali si arriva puntualmente all’«o così, o niente».

Un candidato NN, non-Nazareno, che non nasce tra quattro mura, ma all’aperto, nell’aula parlamentare e nella società italiana, perché le sappia rappresentare entrambe, con autorevolezza e autonomia (che poi sono la stessa cosa). Un candidato che possa arrivare ai voti necessari, senza essere il candidato di questo o di quello.

Non è un caso che l'appello di Civati sia arrivato oggi, alla vigilia di Human Factor, l'assemblea che rilancia Sel e strizza gli occhi anche alla sinistra "radicale" de L'Altra Europa con Tsipras (in parte in trasferta ad Atene con la "Brigata Kalimera"). Vendola del resto aveva dichiarato: "Serve un fronte anti-Nazareno di cui faccia parte non solo la sinistra di alternativa ma tutte le forze che amano la Costituzione e considerano il Patto del Nazareno una forma di inquinamento della politica. La proposta è aperta a tutti coloro che vogliono giocare questa partita".

Per poi rilanciare: "Non solo la sinistra di alternativa, ma tutte le forze che amano la Costituzione hanno non solo il diritto, ma il dovere di convergere e di impedire che questo delitto venga compiuto. Il patto del Nazareno è ancora oggi la macchia pesante che inquina il volto del Partito Democratico". Diverso invece l'approccio in casa 5 Stelle, con la conferma che il Movimento intende attendere la rosa di nomi che proporrà Matteo Renzi prima di chiedere un parere agli iscritti.

Intanto, sulla questione è intervenuto anche il vicesegretario del Pd Guerini, che ha minimizzato i rischi di una rottura in casa democratica, dicendosi certo della possibilità che il partito arrivi ad un nome comune, ovviamente dopo la discussione nelle sedi competenti.

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