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Primarie Pd, Minniti si ritira dalla corsa alla segreteria dem

Marco Minniti ha ritirato la propria candidatura a segretario del Pd. Secondo Il Foglio, la decisione sarebbe stata presa questo pomeriggio dopo un incontro avvenuto tra l’ex ministro e i renziani Lotti e Guerini. A causare la rottura sono state le insistenti e numerose indiscrezioni che annunciavano l’imminente creazione di un nuovo movimento politico esterno al Pd da parte di Matteo Renzi.
A cura di Charlotte Matteini
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L'ex ministro dell'Interno Marco Minniti ha deciso di ritirare la propria candidatura a segretario del Partito Democratico e di non partecipare alle primarie dem del prossimo 3 marzo. Secondo quanto rivelano Il Foglio e Huffington Post, Minniti avrebbe deciso per il ritiro della propria candidatura dopo l'incontro pomeridiano con Luca Lotti e Lorenzo Guerini.

"I due parlamentari hanno ribadito il sostegno dei renziani alla candidatura di Minniti alle primarie, ma non è servito a placare il malessere dell’ex ministro dell’Interno, secondo il quale Matteo Renzi è stato troppo freddo nei suoi confronti nelle ultime settimane. L’incontro, riferiscono fonti del Foglio, è partito malissimo: Minniti ha chiesto come precondizione che ogni parlamentare firmasse l’impegno solenne a non uscire ora e neanche in futuro dal Pd. Era evidentemente un pretesto, ma Lotti e Guerini gli hanno spiegato che era offensiva anche solo la richiesta", spiega Il Foglio.

All'ex ministro Minniti non sarebbero piaciute le numerose indiscrezioni che da giorni davano per certa l'intenzione dell'ex segretario dem Matteo Renzi di formare un proprio partito portando l'area renziana a scindersi dal Partito Democratico. "Il partito di Renzi potrebbe essere già testato alle prossime elezioni europee e in questi giorni l’ex sindaco di Firenze è proprio a Bruxelles per un giro di incontri. Accompagnato dall’ex sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, Renzi ha parlato di future alleanze con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker (Ppe), con la commissaria alla concorrenza, la liberale olandese Margrethe Vestager, con il primo vice presidente, il socialista olandese Franz Timmermans, (S&D) e con il commissario agli Affari economici, il socialista francese Pierre Moscovici", spiega David Allegranti.

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