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Zona gialla per 5 Regioni, quali rischiano il cambio di colore nelle prossime settimane

Nelle prossime settimane ben 5 Regioni potrebbero passare in zona gialla: in particolare già da lunedì 22 novembre potrebbe toccare a Friuli-Venezia Giulia e Bolzano.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si avvicina il rischio zona gialla in Italia, che anche per questa settimana è rimasta tutta bianca. C'è più di una Regione a temere ora il passaggio di fascia. Lo dicono i parametri che determinano il cambio di colore, e cioè l'incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, l'occupazione delle terapie intensive superiore al 10% e l'occupazione dei reparti ordinari superiore al 15%. Se si raggiungono tutti questi indicatori contemporaneamente scatta la zona gialla, che significa soprattutto due cose: obbligo di mascherina all’aperto e limite di 4 persone al tavolo per bar e ristoranti.

Al momento ci sono almeno cinque Regioni da tenere sotto controllo: si tratta di Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano.

Secondo l'Associazione italiana di Epidemiologia la situazione dell'epidemia di Covid in Italia è in rapido peggioramento, e tra 14 giorni, se il trend rimane questo, queste cinque Regioni avranno un'incidenza superiore a 250 casi settimanali per centomila abitanti, ben oltre la quota da zona rossa. Anche se per potersi colorare di rosso dovrebbero superare anche le soglie dei ricoveri ordinari e delle terapie intensive.

"L'ultimo report di monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, relativo alla settimana 1-7 novembre 2021 – dice un report dell'associazione diffuso ieri – registra un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, che si accompagna anche ad un incremento dei ricoveri ospedalieri.
L'indice di replicazione diagnostica RDt a livello nazionale, stimato dal Gruppo di Lavoro MADE dell'Associazione Italiana di Epidemiologia sui dati del 13 novembre, è pari a 1.42 e superiore all'unità in tutte le regioni, indicando una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi che, a parità di condizioni, potrebbe portare tra due settimane 5 regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100.000 e altre 8 sopra 150 casi per 100.000".

Vediamo quali sono dati di queste Regioni, secondo gli ultimi aggiornamenti Agenas.

5 Regioni a rischio zona gialla, i dati Agenas

In questo momento in Italia quasi tutte le Regioni hanno un'incidenza settimanale dei casi superiore a 50. È anche il caso della Liguria, che nella settimana dall'8 al 14 novembre ha avuto un'incidenza di'87,49 casi ogni 100mila abitanti. Qui sono in crescita sia le rianimazioni al 4% e i reparti ordinari riempiti al 6%. Secondo il report dell'Associazione Italiana di Epidemiologia la Regione potrebbe colorarsi di giallo tra due settimane. "Non si può escludere, dipenderà da noi, dalla nostra serietà, da quanto ci vaccineremo, da come ci comporteremo", ha detto oggi in un'intervista al Corriere della Sera il governatore Giovanni Toti.

In Veneto l'incidenza dei casi è ancora più alta: si parla di 130,12 casi ogni 100mila abitanti, con le terapie intensive piene al 6%, mentre i ricoveri ordinari sono al 5%.

Situazione molto critica per la Provincia autonoma di Bolzano, dove l'incidenza è altissima: ci sono stati 389,75 casi ogni 100mila abitanti, nell'ultima settimana. I dati, aggiornati a ieri, ci dicono che i reparti ordinari sono già arrivati alla soglia limite: hanno già toccato il 15%. Le terapie intensive hanno quasi raggiunto la percentuale di riempimento considerata a rischio: sono al 9%. Con questi valori Bolzano potrebbe entrare in zona gialla molto presto, già da lunedì 22.

Preoccupa anche la situazione in Friuli-Venezia Giulia, che potrebbe diventare giallo già dalla prossima settimana. Anche qui l'incidenza è altissima, cioè si calcolano 272,75 casi ogni 100mila abitanti. Le terapie intensive hanno già superato i livelli di guardia: piene al 13%. La Regione guidata da Fedriga potrebbe presto superare anche la soglia del 15% dei posti letto nelle aree mediche non intensive: al momento il livello di riempimento è 12%. "In questi giorni o nel giro di una settimana saremo in zona gialla", ha ammesso Fedriga, secondo cui però "Le restrizioni non possono essere a carico dei vaccinati, sarebbe eccessivo far pesare la situazione a chi si è fatto due o addirittura tre dosi proteggendo se stesso e la comunità".

La Valle D'Aosta, come ha sottolineato l’Associazione degli epidemiologi, nell’ultima settimana è stata la Regione con il maggiore aumento di contagi su base settimanale, facendo registrare un aumento del 163% contro un incremento medio nazionale del 42%. L'incidenza settimanale è stata di 90,38 casi ogni 100mila abitanti. Secondo il report dell'Associazione degli epidemiologi l'incidenza regionale potrebbe arrivare sopra i 250 per centomila abitanti tra due settimane. Al momento gli altri valori sono sotto controllo: nessun ricovero in rianimazione, e una percentuale dell'11% per i reparti ordinari.

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