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Ricoveri e terapie intensive Covid in aumento in Italia, la situazione regione per regione

Quali sono le regioni in cui la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica si avvicina alla soglia di allerta per il passaggio in zona gialla? Dal Friuli alle Marche, dalla Calabria a Bolzano, ecco tutti i numeri.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia continuano ad aumentare i numeri relativi all'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica. Secondo l'ultimo bollettino di oggi del Ministero della Salute, le terapie intensive sono 17 in più di ieri con 41 ingressi del giorno, per un totale di 475, mentre i ricoveri ordinari hanno fatto registrare un +161 unità, per un totale di 3.808. Secondo i dati Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, aggiornati al 15 novembre 2021, la percentuale di saturazione delle terapie intensive a livello nazionale è pari al 5% e quella di area non critica al 7%. Siamo comunque lontani dalle soglie di allerta, rispettivamente, del 10% e del 15% indicate per il passaggio in fascia gialla, ma alcune regioni in particolare sono da tenere sotto controllo. Eccole di seguito.

Reparti ordinari e terapie intensive, la situazione regione per regione

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Anche se a livello nazionale la situazione relativa alle ospedalizzazioni Covid resta sotto controllo, seppur in lieve peggioramento rispetto alle scorse settimane, i numeri variano da regione a regione, con alcune che si avvicinano alla soglia di allerta stabilita per il cambio di colore. Ecco, di seguito, allora le percentuali di occupazione dei posti letto regione per regione aggiornati a oggi, lunedì 15 novembre sul sito di Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali:

  • Abruzzo: 7% terapia intensiva, 6% area medica
  • Basilicata: 1% terapia intensiva, 7% area medica
  • Calabria: 7% terapia intensiva, 12% area medica
  • Campania: 4% terapia intensiva, 8% area medica
  • Emilia Romagna: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 13% terapia intensiva, 12% area medica
  • Lazio: 8% terapia intensiva, 9% area medica
  • Liguria: 4% terapia intensiva, 6% area medica
  • Lombardia: 3% terapia intensiva, 7% area medica
  • Marche: 10% terapia intensiva, 7% area medica
  • Molise: 3% terapia intensiva, 1% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 9% terapia intensiva, 15% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 3% terapia intensiva, 4% area medica
  • Piemonte: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Puglia: 4% terapia intensiva, 6% area medica
  • Sardegna: 4% terapia intensiva, 3% area medica
  • Sicilia: 5% terapia intensiva, 9% area medica
  • Toscana: 6% terapia intensiva, 5% area medica
  • Umbria: 6% terapia intensiva, 6% area medica
  • Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 11% area medica
  • Veneto: 6% terapia intensiva, 5% area medica

Le regioni che rischiano la zona gialla

Sulla base dei dati relativi all'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica sono 4 le regioni da tenere d'occhio per il cambio di colore: in primis, c'è il Friuli Venezia Giulia, che ha raggiunto il 13% di posti letto occupati in terapia intensiva e il 12% in area medica. Il presidente Massimiliano Fedriga oggi ha già dichiarato che la Regione si avvia verso la zona gialla dopo i focolai scoppiati a Trieste a metà ottobre in seguito alle proteste no Green pass. Segue la provincia autonoma di Bolzano e a pochi passi dalla soglia di allerta ci sono anche Calabria e Marche.

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