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Zona gialla e zona bianca, le regole nelle Regioni per le vacanze di Natale

La settimana di Natale è cominciata e sei Regioni sono in zona gialla. Vediamo come cambiano le regole e cosa si può fare e cosa no durante le feste.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Da oggi l'Italia è un po' più gialla. Sono diverse le Regioni che hanno abbandonato la zona bianca e che vivranno il Natale, appunto, proprio in zona gialla. Mancano cinque giorni al weekend di festa, e in ogni caso non ci saranno ulteriori cambi di colore prima di lunedì 27 dicembre, quando entrerebbe in vigore l'eventuale ordinanza che potrebbe firmare il ministro Speranza venerdì 24 dicembre dopo il monitoraggio dell'Iss. Insomma, per vigilia, Natale e Santo Stefano i colori delle Regioni restano così come sono oggi, con le conseguenti restrizioni e regole. Ma attenzione: vanno considerate anche le ordinanze regionali o le decisioni dei singoli sindaci, che possono inasprire ulteriormente le misure di sicurezza contro il Covid. Il tutto in attesa di eventuali nuove decisioni del governo, con la cabina di regia che si riunirà giovedì 23 dicembre.

Le Regioni in zona bianca e quelle in zona gialla

Con i cambi di colore avvenuti oggi sono sei le Regioni in zona gialla a Natale. Si tratta di Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Trentino Alto-Adige (composto dalle Province autonome di Trento e Bolzano) e Veneto. Tutte le altre Regioni, invece, resteranno in zona bianca. Parliamo di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta. Ma attenzione, anche in questo caso: per diverse di queste Regioni la tregua è solo temporanea e potrebbero finire in zona gialla già dalla settimana successiva, ovvero dal 27 dicembre, che vorrebbe dire passare il Capodanno in zona gialla. O peggio, in zona arancione.

Quali sono le misure restrittive da rispettare a Natale

Riepilogati i colori Regione per Regione, è il momento di capire quali sono le differenze sostanziali tra la zona gialla e la zona bianca, ma anche cosa succede nei singoli territori, dove ordinanze locali cambiano le carte in tavola per le feste. Le regole in zona gialla sono quasi identiche alla fascia bianca, la differenza fondamentale è l'obbligo di mascherina all'aperto in più rispetto alla zona più chiara. Per il resto si mantiene il doppio binario tra chi ha il super green pass e chi ha quello base (che si ottiene con tampone), per fare le attività in cui è richiesto, dai cinema ai teatri, dai ristoranti ai concerti.

Sulle mascherine all'aperto, però, occhio alle ordinanze regionali – come quella che sta preparando il Lazio per il 23 dicembre – perché già in diverse zone d'Italia si è scelto di anticipare la misura per contrastare la variante Omicron. Stesso discorso vale per le feste e compleanni, vietati in Campania.

In generale, sia in zona bianca che in zona gialla, non ci sono limitazioni agli spostamenti. Tutti i negozi sono aperti, così come bar, ristoranti e tutte le attività produttive senza limiti di orario. Niente coprifuoco, ovviamente, ma soprattutto niente limiti per quanto riguarda pranzi e cenoni. L'anno scorso c'era un numero massimo di non conviventi da poter invitare, ma quest'anno non ci sono restrizioni da questo punti di vista. Ma attenzione, avvisano ancora gli esperti, è essenziale in questa fase evitare gli assembramenti il più possibile. E intanto si spengono le piazze a Capodanno, visto il boom di eventi annullati.

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